Fortunatamente, negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di calcio femminile perché le calciatrici sono scese sul campo con forza! Per il momento il calcio a 11 è quello più popolare. Nomi come Barbara Bonansea, Sara Gama, Elisa Bartoli, Elena Linari o Alia Guagni sono sempre più frequenti sui giornali e telegionarli dedicati allo sport, ed era ora.
Con riferimento a questa crescente popolarità, bisogna sottolineare che i social network sono stati e continuano ad essere il principale mezzo di diffusione di questa passione che dilagando tra gli amanti del calcio e ci porta, inclusa me, a seguire attentamente le azioni di queste lottattrici che sono riuscite a stabilire un prima e un dopo nella percezione di questo sport a livello internazionale.
Per esempio in Italia, sono stati registrati due record di affluenza nel calcio femminile in due storici derby.
L’auge del calcio femminile suscita opinioni contrastanti tra la popolazione, le negative normalmente si sorreggono sul grossolano paragone tra il calcio femminile e quello maschile, il quale viene dipinto come il più spettacolare, competitivo ed emozionante.
È inutile dire che i detrattori del calcio femminile hanno ridotto ai minimi termini l’espressione di questa disciplina per trarre tali conclusioni. Non siamo forse in grado di apprezzare la varietà dei diversi stili di gioco delle squadre maschili? Il tocco del Barça, l’elettricità, la potenza atletica o l’epica delle squadre della UEFA.
Cosa ci porta a pensare che nelle squadre femminili non possiamo trovare la stessa varietà di caratteristiche?
Per esempio, ci saranno squadre più aggressive con veri e propri muri di difesa, altre più abili nei contromovimenti, quelle che sono più concentrate nel possesso palla e quelle che raggiungono l’area contraria con un passaggio accurato e calcolato al millimetro. Allo stesso modo che nel calcio maschile, troverai squadre più competitive, così come le squadre che dominano le posizioni al vertice della classifica e quelle che lottano per sopravvivere ad ogni stagione.
E per avere la conferma, clicca sul video… Non perderti questi momenti unici. 😉
Detto questo, cosa sappiamo veramente sul calcio femminile? Il boom che ci ha travolti negli ultimi anni è solo la punta dell’iceberg di un processo che si è forgiato in un lungo periodo di tempo.
Vuoi sapere cosa ci ha portati fin qui? Continua a leggere…
Indice
Un po’ di storia per contestualizzare…
Per iniziare, le origini del calcio femminile si rimontano al 1984, quando un’attivista britannica (che utilizzava lo pseudonimo di Nettie Honeyball), in un atto di coraggio per dimostrare il valore delle donne nelle attività fisiche, fondò il primo club femminile: il British Ladies Football Club. Da allora, l’evoluzione di questo sport è stata marcata dalle figure di donne che sfidavano le norme imposte, in un contesto in cui avere il coraggio di giocare a calcio trasformava la partita di un atto di ribellione, che andava molto oltre il fatto di “dare calci ad un pallone”. (Marca; Sefutbol)
D’altra parte, la lotta costante delle giocatrici è il denominatore comune nell’evoluzione del calcio femminile o futfem, in cui lo scontro si giocava più fuori che dentro al campo. Le partite rappresentavano atti di rivendicazione e di visibilità, in queste circostanze questa realtà ha impiegato molti anni prima di essere assimilita dalle società calcistiche sia nazionali che internazionali.
L’attualità nel futfem
Dal primo mondiale disputato in Italia nel 1970, le competizioni internazionali si sono susseguite in modo sempre più frequente, ma non senza ostacoli.
Infatti, nel 1991 si svolse la prima edizione ufficiale del Campionato mondiale di calcio femminile, che ottenne il riconoscimento della FIFA e che si svolse in Cina. Da quel momento, è stata data una continuità a questa competizione e si sono succedute sei Coppe del Mondo.(Sefutbol)
In queste circostanze, l’irruzione del calcio femminile nella sfera internazionale ha incentivato la creazione di leghe nazionali, tra le quali spiccano la statounitense, la giapponese, svedese o tedesca. I nomi delle stelle del calcio inizano ad essere sempre più familiari, a titolo di esempio: Mia Hamm negli Stati Uniti, la cinese Sun Wen, Birgit Prinz per la Germania o la brasiliana Marta, considerata un mito per aver ottenuto il titolo FIFA World Player alla miglior giocatrice del mondo per cinque anni consecutivi (2006, 2007, 2008, 2009 e 2010).
Nel corso degli utilimi anni, specialmente durante gli ultimi due, le top giocatrici internazionali hanno inizato ad avere sempre più protagonismo, in tal modo che anche nel nostro paese hanno ottenuto riconoscimento, anche se in modo tardivo. A chiunque questi nomi suonano familiari, come le statounitensi Megan Rapinoe e Alex Morgan, giocatrici del Reign FC e del Orlando Pride nella National Women’s Soccer League (Stai Uniti). Entrambe giocatrici internazionali che hanno vinto quest’anno la Coppa del Mondo 2019 nel mondiale che si è svolto in Francia, ottenendo così la 4ª stella per gli Stati Uniti. (Ellas Fútbol)
In aggiunta a questo, i loro grandi interventi in questo campionato hanno permesso a Megan Rapinoe di ricevere numerosi premi nel corso di quest’anno: pallone d’oro, scarpa d’oro e The Best della FIFA, occasione che ha sfruttato per rivendicare la lotta contro il razzismo, maschilismo e omofobia nel calcio. (ABC Fútbol; La sexta)
Non perdertelo!
A new queen is crowned 👑
Sound on please, for #TheBest FIFA Women's Player #MeganRapinoe #TheBest | #FIFAFootballAwards pic.twitter.com/KrW8eidXm4
— FIFA Women's World Cup (@FIFAWWC) September 23, 2019
A titolo di esempio, è stato durante l’ultimo mondiale di cui parliamo, Francia 2019, che ha catapultato le giocatrici italiane sotto i riflettori, per la prima volta nella storia le giocatrici dominano la scena calcistica guadagnando popolarità.
Dove si “joga mais bonito”?
Quali sono le migliori squadre del mondo? Spiccano Brasile, Spagna o Argentina come nel calcio maschile? Not at all, il panorama che ci offre il calcio femminile è completamente diverso. Non c’è neanche bisogno di dirlo, la statounitensi vantano del primo posto nel ranking della FIFA, seguite da Germania e Paesi Bassi.
A livello di società, lo squadra che si distingue dal resto con un forte vantaggio è senza dubbio il Olympique Lyonnais, gruppo francese che nella sua formazione vanta le migliori giocatrici del mondo.
Spagna, un esempio di calcio che incomincia a riprendere posizioni
Come risultato di questa spinta costante verso il riconoscimento internazionale, il calcio femminile è riuscito a posizionarsi in primo piano; la Spagna ne è un buon esempio. Infatti, calcio femminile spagnolo si trova in questo momento sulla cresta dell’onda, soprattutto negli ultimi cinque anni, dopo il susseguirsi di successi internazionali che hanno portato il calcio femminile ad avanzare a passi da gigante. L’obiettivo: la professionalizzazione delle condizioni, per dare dignità e rinoscere alle giocatrici di calcio il posto che le spetta.
Attualmente, la Spagna possiede due leghe nazionali a livello professionale: la Primera División Femenina, con 16 squadre, e la Segunda División Femenina, con due gruppi formati da 16 squadre ognuno. Inoltre, si svolge annualmente il campionato della Coppa della Regina (Copa de la Reina) parallelamente alla Coppa del Re (Copa del Rey) maschile.
😊⚽️ Sonríe, ¡mañana hay #PrimeraIberdrola! pic.twitter.com/lGn07Mvytr
— Primera Iberdrola (@PrimerIberdrola) December 6, 2019
A proposito della Primera División, la sua storia non è stata priva di alti e bassi. Sia per quanto riguarda la meccanica che per il numero di squadre partecipanti, ma anche per il nome stesso il quale è stato cambiato numerose volte dagli inizi, come conseguenza dei frequenti scontri tra la Real Federación Española de Fútbol (RFEF, la Federcalcio spagnola), le società, le giocatrici e la Liga Nacional de Fútbol Profesional (abbrev. Liga).
Tra i club partecipanti, Athletic, Barcellona FC, Levante UD e Atletico Madrid sono quelli con il maggior numero di titoli di Lega Iberdrola.
Qual è la situazione attuale in Italia?
Infatti, questo sport avanza a passi da gigante con squadre come Fiorentina, Juventus o Milan che si sfidano nel campionato italiano di serie A per imporsi come lider nella classifica finale.
Nella stagione 18-19, la quarantasettesima edizione della Coppa Italia di Calcio femminile, la Juventus strappa la Coppa Italia alla Fiorentina, vincitrice delle due edizioni precedenti. Il club si è imposto anche nella Supercoppa italiana 2019, vincendo la sfida per 2-0 contro la Fiorentina.
Il 2019 è stato per così dire l’ “anno zero” del calcio femminile, infatti durante il mondiale in Francia che ha posizionato le azzurre tra le migliori otto del pianeta, è cambiata la percezione di questo sport e si è assisito ad un ingente aumento del seguito della seria A femminile, non solo negli stadi ma anche nella proiezione della partite in televisione. Nonostante ciò, alle nostre altlete non viene riconosciuto il loro status di professioniste.
Ma cosa singifica che le giocatrici italiane non sono ‘professioniste’? Vi starete chiedendo…
È in ballo un progetto di riforma ad hoc che permetta l’inquadramento delle atlete come professioniste, infatti secondo quanto dichiarato dal presidente della Figc Gravina “È ora di riconoscere il professionismo alle ragazze del calcio che giustamente lo rivendicano”, in modo da poter permettere lo sviluppo e la crescita di questa modalità.(ilsole24ore)
Ad ogni modo, il livello, le prestazioni e la competitività tra i club italiani va in crescendo, collaborazioni con gli sponsor, le ritrasmissioni delle partite sui canali principali o gli sforzi dei club per portare la serie A femminile al posto che si merita, hanno indubbiamente creato l’ambiente idoneo per lo lo sviluppo di questo sport.
La miglior scommessa : le giocatrici
Tuttavia, non possiamo dimenticarci del principale componente attivo, il motore dell’evoluzione del calcio femminile e il punto di riferimento di qualsiasi fan che si rispetti: le giocatrici di alto livello, con costanza, talento e tenacia.
Per esempio, secondo una classifica stilata da The Guardian tra le 100 giocatrici più forti del 2019 ci sarebbe l’attaccante della Juventus Barbara Bonansea, in cinquantatreesima posizione. La capitana della Nazionale Sara Gama avrebbe ricevuto numerose preferenze, ma non sufficienti per entrare in classifica.
I risultati che tutti noi abbiamo vissuto appartengono alle giocatrici, infatti la Nazionale Femminile ha disputato tre fasi finali del Mondiale, raggiungendo come miglior risultato i Quarti nel 1991 e nel 2019. Ha partecipato undici volte al Campionato Europeo, dove si è aggiudicata i secondi posti nel 1993 e nel 1997. Nel ranking FIFA, l’Italia si conferma al 14° posto preceduta dalla Spagna e seguita dalla Nazionale Cinese. (figc.it)
Nel 2019, le #RagazzeMondiali (hashtag creato dalla FIGC) hanno raggiunto i Quarti di finale sotto la guida della CT Milena Bertoli. L’avventura del Mondiale si è conclusa con la sconfitta contro l’Olanda, con un sofferto 2-0.
L’azione delle azzurre non è passata inosservata, ma anzi ha segnato un prima e un dopo nella percezione di questo sport nel nostro paese, infatti il Mondiale ha rappresentato un vero e proprio spartiacque, dato che a conclusione di quest’ultimo, il 34,1% degli italiani dichiara di essere interessato al calcio femminile, un dato che raggiunge il 45,3% tra gli italiani che appassionati di calcio. In aggiunta a questo, sono stati registrati dati record di telespettatori : 7,32 milioni di telespettatori che hanno seguito la sfida Italia-Brasile. (FIGC; La Repubblica).
Polemica nel calcio femminile spagnolo
Condizioni dignitose
Come accennato in precedenza, il mondo del calcio femminile spagnolo è in grande crescita e si preveda un futuro prossimo molto positivo, nonostante ciò per contrasto sembra che il ruolo di primo piano delle giocatrici e l’aumento esponenziale del pubblico non siano sufficienti a consentire alle atlete di raggiungere condizioni dignitose e il loro riconoscimento professionale. (asociacioncff.com)
Queremos unos derechos laborales dignos en nuestro fútbol femenino español y que el futuro de nuestro deporte esté asegurado. #ConvenioFemeninoYa https://t.co/LjtMqpXjaa
— Vicky Losada (@losada_vicky) November 16, 2019
La denuncia di una situazione di disuguaglianza tra le squadre maschili e femminili, la creazione di contratti di lavoro che riconoscano lo status di professionista, l’esistenza di un accordo o di misure per la conciliazione tra la sfera familiare e professionale, sono solo alcune delle richieste mosse dalle giocatrici. Questa situazione ha portato lo scorso novembre al primo sciopero del calcio femminile spagnolo a alla conseguente sollecitazione di un accordo che garantisca loro condizioni di salario minimo e maggiori diritti come professioniste. (RTVE)
Cliccando su questo link puoi informarti sulle ultime notizie riguardo l’attuale situazione del calcio femminile.
Le ultime notizie sembrano muoversi verso uno scenario più positivo. Secondo l’Associazione delle Società di Calcio Femminile (ACFF), è stato raggiunto un accordo per continuare le trattative con lo scopo di creare un Accordo collettivo di contrattazione che impedirà lo sciopero almeno fino al 20 dicembre 2019. (asociacioncff.com)
I successi raccolti da queste atlete hanno permesso di smettere una volta per tutte di mettere il loro lavoro, la qualità e il talento in discussione, con un gesto forte che, speriamo, basti per mettere le basi della professionalizzazione di questa modalità che ha promette un futuro di conquiste come il suo omonimo maschile.
Per un calcio femminile con futuro!
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Referenze Bibliografiche
- ABC Fútbol. El discurso reivindicativo de Megan Rapinoe: <<Llegáis un poco tarde, pero os perdonamos>>.
- Andrea Menéndez Faya. El fútbol femenino en España, ¿basta con creer? JOT DOWN.
- AsociacionCFF.com. Nota Informativa: acuerdo entre los sindicatos y la ACFF para continuar con las negociaciones del Convenio Colectivo.
- AsociacionCFF.com. Nota informativa: convenio. 10/12/2019.
- La Repubblica. Calcio femminile, è boom: un italiano su tre ha seguito le azzurre ai Mondiali. 06/12/2019.
- FIGC. Tutti i successi delle ‘Ragazze Mondiali’. Il ‘boom’ del calcio femminile dopo Francia 2019 .
- El Español. Es el momento del fútbol femenino.
- Il Sole 24 Ore. Gravina (Figc): “Ora una legge per riconoscere il professionismo alle donne”.
- El País. Historia del fútbol femenino.
- Ellas Fútbol. Cuándo nació el fútbol femenino.
- Ellas Fútbol. Megan Rapinoe se corona con el Balón de Oro.
- Euronews. La buena actuación de La Roja en el Mundial dispara la fiebre del fútbol femenino en España. 26/06/2019.
- FIFA.com Los orígenes del fútbol femenino.
- La Vanguardia. El discurso reivindicativo de Rapinoe en la gala The Best.
- La Vanguardia. España-Estados Unidos: Resultados, resumen y goles del fútbol, en directo.
- MARCA. Historia del fútbol femenino.
- Medio Oficial Real Federación Española de Fútbol. Liga Iberdrola: ¡Nuevo Récord! Más de 60 mil personas acudieron a presenciar el Atlético de Madrid – FC Barcelona.
- Sefutbol. Historia del fútbol femenino; deporte, élite y progresión.
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