Cardo Mariano, un grande protettore epatico naturale

Cardo Mariano, un grande protettore epatico naturale

Il cardo mariano è un integratore erboristico che aiuta nella funzione disintossicante dell’organismo, e protegge le funzioni vitali del fegato tra altre proprietà. 

Cos’è il cardo mariano?

Il cardo mariano viene utilizzato da più di duemila anni dalla medicina tradizionale per curare le malattie epatiche. La pianta è conosciuta nell’ambito scientifico come Silybum marianum, ma più comunemente prende il nome di “cardo mariano”.

Gli scientifici hanno scoperto nella sua composizione silibina, l’ingrediente attivo essenziale del cardo mariano, il quale riduce le lesioni del fegato per l’alcool e altre droghe, cosí come quelle derivate dalle tossine ambientali, i metalli pensanti e le tossine batteriche.

Cardo mariano per il fegato

L’estratto di cardo mariano si utilizza per mantenere la salute del fegato e per proteggerlo dagli effetti delle tossine e da una serie di malattie epatiche collegate

Negli ultimi quarant’anni, centinaia di studi e ricerche hanno confermato la straordinaria capacità del cardo mariano di proteggere il fegato e l’organismo da quasi tutti i tipi di danni.

Rigeneratore epatico

Il fegato è un organo molto resistente con una straordinaria capacità di autorigenerarsi e di funzionare anche quando è danneggiato.

Tuttavia quando esso è sottoposto a situazioni di sovraccarico e si trova obbligato ad eliminare le tossine, come quelle ingerite attraverso il cibo, l’acqua, le droghe, l’alcool o quelle presenti nell’aria, può riportare dei danni permanenti.

I semi di cardo mariano vengono utilizzati da più di due mila anni dalla medicina tradizionale per curare le malattie epatiche.

La silimarina si utilizza per la cura delle malattie epatiche derivanti da alcolismo e tossine e dell’epatite virale acuta e cronica e le malattie epatiche.

Proprietà del cardo mariano

Il cardo mariano riduce anche l’infiammazione (per questo spesso si suggerisce per le persone con infiammazione epatica o epatite). Il cardo mariano può proteggere le cellule epatiche bloccando l’ingresso di tossine nocive e aiutando a rimuoverle dall’organismo.

Il principio attivo (quello che protegge il fegato) del cardo mariano è noto come silimarina, un composto chimico estratto dai semi. La silimarina è in realtà un gruppo di flavonoidi (silibinina, silidianina e silicristina), che si crede aiutino a riparare le cellule epatiche danneggiate dall’alcool e da altre sostanze tossiche. La silibina rappresenta il 50% – 70% della silimarina ed è stato dimostrato essere il componente biologicamente più attivo e benefico dell’estratto di cardo mariano.

Come altri flavonoidi, il cardo mariano è un potente antiossidante, che lavora per mantenere la salute e l’energia, proteggendo il corpo dal danno causato dai radicali liberi e la perossidazione lipidica, che possono danneggiare le cellule e i tessuti sani.

Semi di cardo mariano

Le condizioni legate al fegato che indicano l’uso del cardo mariano sono molto varie e includono, ma non si limitano a:

  • La cirrosi alcolica
  • L’epatite cronica attiva
  • Danno epatico indotto da droghe e alcool
  • L’epatite virale acuta
  • Il fegato grasso, malattia del fegato grasso non alcolico (NAFLD), e la steatoepatite non alcolica (NASH)
  • La fibrosi e la cirrosi
  • Tossicità epatica causata dall’uso di steroidi
  • Sensibilità ambientale e alle tossine
  • Una condizione medica che richiede l’uso di farmaci epatotossici

La silimarina, l’ingrediente chiave del cardo mariano

Gli scienziati hanno scoperto che la silibina riduce i danni causati al fegato dalle sostanze tossiche come l’alcol, l’acetaminofene (Tylenol), così come i farmaci, le tossine ambientali, i metalli pesanti, le tossine batteriche e il veleno verde Amanita.

Il cardo mariano rappresenta un trattamento completo per la cura della cirrosi, una delle malattie più gravi che colpiscono il fegato.

I semi del cardo mariano vantano molteplici proprietà antiossidanti e rigeneranti che favoriscono la corretta funzionalità epatica, aiutando notevolmente le persone che soffrono di questa patologia.

Inoltre, anche le persone affette da epatite C possono beneficiare delle molteplici proprietà di questa pianta.

Benefici del cardo mariano

Studi sperimentali e clinici suggeriscono che gli estratti di cardo mariano hanno anche i seguenti benefici non legati al fegato:

  • Riduce i livelli di colesterolo, il che beneficia al cuore
  • Riduce la crescita di cellule cancerogene al seno, nei polmoni, colon, prostata, nel collo uterino e nei reni
  • Funziona come un agente terapeutico per la prevenzione del morbo di Alzheimer
  • Migliora i livelli di zuccheri nel sangue
  • Contiene numerose proprietà anti-invecchiamento
  • Riduce il danno cellulare causato dai trattamenti di radioterapia e chemioterapia
  • Funziona come un antiossidante di grande portata
  • Riduce le vampate di calore e altri sintomi legati alla menopausa
  • Aiuta contro i problemi intestinali / di indigestione

Benefici del cardo mariano per il fegato

Cardo mariano e diabete

Studi clinici dimostrano che i pazienti affetti da diabete che assumono cardo mariano associato alle normali cure possono ridurre i livelli di zucchero nel sangue e diminuire la resistenza all’insulina.

Gli ultimi studi clinici, condotti nel 2016, suggeriscono anche che la pianta del cardo mariano ha come ulteriore proprietà quella di ridurre l’assorbimento di glucosio da parte delle cellule. In ogni caso, se sei affetto da diabete o stai prendendo farmaci per il suo trattamento, consulta il tuo medico curante prima di assumere l’estratto di cardo mariano.

Come assumere il cardo mariano

Il cardo mariano può essere assunto in diversi formati, i più consigliati sono estratti o capsule, che vengono venduti come integratori alimentari in erboristerie, parafarmacie o negozi specializzati. Ci sono anche diversi studi che raccomandano di prenderlo attraverso le infusioni, anche se ci sono opinioni contrastanti su questo modo di assunzione.

Infusioni di cardo mariano

Diversi studi hanno dimostrato che la silimarina, il principio attivo del cardo mariano, non si scioglie facilmente in acqua, per cui i suoi benefici, se assunto in infusione, non sono così positivi come negli altri formati visti precedentemente.

Cardo mariano in infusione

Il cardo mariano e altri integratori

Uno studio clinico condotto nel 2016 ha dimostrato che i semi di cardo mariano combinati con acido alfa lipoico e selenio, rappresentano uno dei rimedi più efficaci nel trattamento dell’epatite.

La combinazione di questi nutrienti può offrire enormi benefici per la salute del fegato attraverso diversi meccanismi.

La combinazione di silimarina e glutatione con altri integratori alimentari come la N-acetilcisteina e l’acetil-glutatione, produce alti livelli di glutatione, con proprietà antiossidanti, specialmente per il fegato.

Vuoi comprare integratori di cardo mariano della migliore qualità? Visita il negozio online di HSN

Controindicazioni del cardo mariano

Il cardo mariano è una delle piante più utilizzate come rimedio popolare da centinaia di anni, grazie ai suoi molteplici benefici e proprietà.

Le piante di cardo mariano sono sicure al 100%. Gli effetti indesiderati sono rari. Solo le donne incinte o in periodo di allattamento, coloro che assumono farmaci in maniera regolare come analgesici con paracetamolo o coloro i quali presentano allergia all’ambrosia, devono consultare il medico prima di assumere l’estratto di cardo mariano.

Fonti bibliografiche:

Post Correlati con la tematica:

Valutazione Cardo Mariano

Rigeneratore del fegato - 100%

Rapporto con il diabete - 100%

Come consumarlo - 99%

Efficacia - 100%

100%

Valutazione HSN: Ancora Nessuna Valutazione !
Content Protection by DMCA.com
Su Melanie Ramos
Melanie Ramos
Attraverso il Blog HSN, Melanie Ramos espone le conoscenze e i contenuti più attuali, alla portata dei lettori che vogliano imparare.
Vedi Anche
Ipertensione: Che cos’è, Cause, Come Ridurla, Supplementi Naturali per Curarla

Secondo le ultime informazioni mediche, circa la metà delle persone di età superiore ai cinquant’anni …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *