Olio di Cocco: Proprietà e Benefici, Come Prenderlo e Usi

Olio di Cocco: Proprietà e Benefici, Come Prenderlo e Usi

Oggi ho deciso di scrivere un articolo su una delle fonti di grassi saturi più importanti e con più benefici a livello metabolico: l’Olio di Cocco

L’olio di cocco è stato utilizzato da migliaia di anni in molti paesi e culture. Sebbene l’olio di cocco è ricco in grassi saturi, ha una grande quantità di benefici per la salute. Inoltre, si tratta di un’olio molto facile da digerire che aiuta anche a regolare i livelli dei lipidi nel sangue.

Altre proprietà dell’olio di cocco sono i suoi effetti antimicrobici (sia interni come esterni) e antibatterici. Se questo non bastasse, aiuta anche a ridurre il sovrappeso e si può adoperare in trattamenti di bellezza, per idratare il capello e la pelle. Di fronte a questa estesa quantità di proprietà, risulta difficile capire come ancora vi siano persone che sono reticenti all’uso dell’olio di cocco.

Olio di Cocco, uno degli Oli più Naturali e con i Maggiori Benefici per la Salute

L’olio di cocco è uno degli oli più naturali che esistono.

Il 35% del cocco è formato da olio. Basta aprire un cocco per disporre immedietamente del suo olio in grandi quantità. Esistono altri tipi di olio, cole l’olio di colza o quello di soia, che si ottengono mediante un lungo processo di trasformazione industriale.

Al contrario, l’olio di cocco è completamente naturale, e per questo, ha fornito ai popoli del Pacifico meridionale una alimentazione con la quale hanno protetto la loro salute dal rischio di diabete, colesterolo, gli attacchi di cuore e ictus, da migliaia di anni.

Tuttavia, nonostante i suoi indubitabili benefici, c’è gente che ancora è restia ad usare l’olio di cocco. Questo è dovuto alla sua alta composizione in oli grassi, che può arrivare a raggiungere anche il 90% di grassi saturi. Normalmente si relazionano questi grassi con il rischio di soffrire di colesterolo alto o problemi cardiovascolari.

Questo elevato contenuto in grassi saturi, quasi 30g/100g di prodotto, è diverso da quelli che conosciamo abitualmente (come possono essere quelli dell’olio di palma), dato che sono grassi con un alto contenuto di trigliceridi a catena media (MTC), per cui convertono il cocco in un alimento unico.

Anche se l’industria alimentare e alcuni esperti stanno ancora cercando di farci credere che i grassi saturi siano un problema nella dieta, a poco a poco stiamo vedendo alcuni “germogli verdi” e cambi di questa mentalità.

L’olio di cocco è totalmente naturale, di elevata qualità e ha molti benefici per l’organismo.

Ma, per quelli a cui non convincono questi semplici argomenti, basta ricordare come i risultati di studi clinici hanno dimostrato le straordinarie proprietà per la salute dell’olio di cocco e i suoi effetti curativi, per i quali includere questo olio nella nostra dieta quotidiana ci apporta multipli benefici.

Grassi sani
Andiamo a studiare dettagliatamente la composizione dell’olio di cocco, soprattutto in riferimento ai suoi acidi grassi.

Caratteristiche dell’Olio di Cocco

La maggior parte degli acidi grassi che contiene l’olio di cocco sono quelli denominati acidi grassi a catena media (acido laurico, acido caprico e caprilico) che, come possiamo vedere nella lista precedente, costituiscono più del 50% dell’olio di cocco. Ma, perchè sono tanto importanti gli acidi grassi a catena media?

Composizione degli Acidi Grassi dell’Olio di Cocco

La suddivisione degli acidi grassi nell’olio di cocco è la seguente:

  • Laurico: 44-52%
  • Caprico: 6-10%
  • Miristico: 13-19%
  • Palmitico: 8-11%
  • Stearico:1-3%
  • Oleico (monosaturato): 5-8%
  • Linoleico (polinsaturato): 0-1%

L’Acido Laurico dell’Olio di Cocco agisce contro i Batteri, l’Herpes e i Virus

Fra il 44 e il 52% dell’olio di cocco è formato da acido laurico. Una volta che l’acido laurico entra nell’organismo si converte prima in monolaurina. Ci sono studi che dimostrano che l’acido laurico libera anche capacità antimicrobiche.

L’elemento principale che agisce contro i virus e i batteri è la monolaurina (un tipo di monogliceride) che contiene l’olio di cocco. La monolaurina difende l’organismo da determinati virus, come per esempio, dell’herpes, il citomegalovirus e il virus dell’influenza. La monolaurina agisce localizzando i virus e rendendoli inattivi.

Dall’altro lato, approssimativamente dal sei al dieci percento degli acidi grassi dell’olio di cocco si compongono dell’acido caprico, altro acido grasso a catena media con molti benefici per la salute, simili a quelli dell’acido laurico.

L’Acido Caprico dell’Olio di Cocco agisce contro la Clamidia e altri Virus di Trasmissione Sessuale

L’acido caprico si converte entrando nell’organismo nel monogliceride di monocaprina. La monocaprina ha dimostrato di avere proprietà antivirali contro il virus dell’erpes semplice e attività antibatterica contro la clamidia e altri batteri a trasmissione sessuale.

Esistono studi clinici, realizzati in vitro nel 1998 e 1999, che hanno dimostrato che la monocaprina agisce contro i virus a trasmissione sessuale (incluso l’HIV) facendoli diventare inattivi.

In funzione dei risultati di questi studi, gli investigatori sono giunti alla conclusione che l’acido laurico e la monolaurina hanno una azione antivirale più elevata che il resto degli acidi grassi a catena media o i suoi monogliceridi.

Gli acidi grassi a catena media possono disattivare i seguenti virus:

  • Virus di HI
  • Virus del morbillo
  • Herpes simplex virus-1 (HSV-1)
  • Virus della stomatite vescicolare (VSV)
  • Virus visna
  • Citomegalovirus

Ma gli acidi grassi dell’olio di cocco, oltre ad agire contro i virus e i batteri, hanno anche la capacità di agire contro i funghi.

Cos'è l'olio di cocco

L’olio di cocco è ricco in acidi grassi a catena media

Gli acidi grassi a catena media sono acidi grassi che hanno una lunghezza di catena specifica. Per esempio, mentre un acido grassi a catena lunga, come l’acido stearico, ha una catena di 18 atomi di carbonio, gli acidi grassi di catena media hanno una lunghezza minore (l’acido caprilico, 8 atomi di carbonio, acido caprico, 10 atomi di carbonio e acido laurico, 12 atomi di carbonio).

Conclusione: gli acidi grassi a catena media si compongono di catene che oscillano tra gli 8 e i 12 atomi di carbonio mentre gli acidi grassi a catena lunga oscillano tra i 14 e i 24 antomi di carbonio. Questo è importante perchè gli acidi grassi a catena media sono quelli che danno all’olio di cocco le sue proprietà speciali.

I trigliceridi a catena media si  metabolizzano in modo molto distinta rispetto al resto degli acidi grassi apportati dalla dieta. In primo luogo, la loro degradazione è molto più rapida rispetto al resto, dato che si ossidano direttamente nel fegato (evitando il loro immagazzinamento come grasso corporeo).

Il resto degli acidi grassi si assorbono, attraverso dei chilomicroni che si trasportano per via linfatica ai tessuti periferici (incluso il tessuto adiposo) per cui questi si possono immagazzinare.

Grafico TCM

TCM pasan a la vena Porta llegando al hígado de forma directa

Questo metabolismo caratteristico fa si che i grassi del cocco aumentino il consumo metabolico senza avere effetti negativi sul grasso corporeo. Infatti, in uno studio a doppio cieco, si osservò che le persone che consumavano un eccesso calorico in forma di trigliceridi a catena media, aumentavano la termogenesi indotta dalla dieta (TID) di un 12% e il loro consumo fu il doppio rispetto a quelli che consumavano altri grassi.

Grafico magro

Altri studi, mostrano come sostituendo gli acidi grassi a catena lunga con quelli che si trovano nel cocco, aumentano il consumo energetico di un 48% e 65% in soggetti magri e obesi rispettivamente.

Grafico obeso

Consumo calorico

Cerchi chiusi= Trigliceridi a catena media (cocco). Cerchi aperti= Trigliceridi a catena lunga

Il latte materno è la miglior fonte di trigliceridi, acidi grassi a catena media (MCT). Dopo il latte materno l’olio di cocco è la migliore fonte di acidi grassi o trigliceridi a catena media (MCT).

Questi acidi grassi hanno molti benefici rispetto ad altri tipi di grassi, principalmente per il fatto che non sono processati dall’organismo allo stesso modo che gli acidi grassi a catena lunga (LCT).

I trigliceridi degli acidi grassi a catena media forniscono una somministrazione più rapida di energia al cervello che altri tipi di grassi.

Il metabolismo normale degli acidi grassi a catena lunga o LCT dipende dai sali biliari, che si distribuiscono nella vescica biliare per digerire i grassi.

Per la digestione dei trigliceridi o acidi grassi a catena lunga è necessario che i sali biliari si combinino con gli enzimi in un processo complesso e molto elaborato. A causa di ciò, c’è bisogno di molto tempo affinchè questi acidi grassi forniscano energia alle cellule.

I trigliceridi degli acidi grassi a catena media o MCT, che contiene l’olio di cocco, non hanno bisogno di essere processati dalla bile, in quanto si trasportano direttamente dall’intestino tenue fino al fegato, per cui sono disponibili immedietamente e apportano più energia alle cellule e in modo più rapido.

L’Olio di Cocco è ricco in Acidi Grassi Omega-3

Benefici dell'olio di coccoIn tutte le malattie neurodegenerative, come succede con l’Alzheimer, hanno molta importanza gli acidi grassi omega-3. Per questo motivo, i ricercatori hanno studiato se il consumo di acidi grassi a catena media MCT influisce, in alcun modo, sulla produzione degli acidi grassi omega-3.

Gli studi realizzati a riguardo hanno dimostrato che il consumo regolare di MCT aumenta la disponibilità degli acidi grassi omega-3 per essere utilizzati, in modo efficace, dal cervello.

Uno studio realizzato a riguardo su cani con “degenerazione mentale relazionata all’età” ha riscontrato che il trattamento con consumo giornaliero di MCT produceva un aumento significativo degli acidi grassi omega-3 (EPA e DHA LED) in determinate zone del cervello.

Tuttavia, l’olio di cocco non produce acidi grassi omega-3. Pertanto, i ricercatori di questo studio arrivarono alla conclusione che gli MCT permettono che si liberino gli acidi grassi omega-3 dalle riserve di grassi esistenti e siano sfruttati dall’organismo.

Gli acidi grassi a catena media dell’olio di cocco possono distruggere i batteri intestinali inoffensivi?

Gli acidi grassi a catena media e i suoi monogliceridi non hanno nessun’effetto pregiudicante sulla flora intestinale, in quanto attaccano solamente i microorganismi patogeni e potenzialmente pericolosi.

Gli studiosi hanno comprovato in diversi studi clinici realizzati nel 1990 e, corroborati nel 2016, che i microorganismi che solitamente colonizzano l’intestino non sono attaccati dalla monolaurina, fino a quando questi organismi non risultino pericolosi.

Tuttavia, nel momento in cui i microbi causano qualche malattia, come può essere l’Haemophilus influenzae, Staphylococcus epidermidis e il gruppo delle patologie B Streptococcus, la monolaurina agisce immedietamente disattivando gli effetti dei batteri. Le proprietà degli acidi grassi a catena media sono eccellenti per eliminare batteri, virus e funghi.

Ma bisogna domandarsi, come agiscono sulla salute del cuore, il colesterolo e lo stato dei vasi sanguignei quando si consumano in modo frequente?

La risposta è che i suoi effetti sono anche positivi, in quanto l’olio di cocco offre molti benefici per la salute del cuore e dei vasi sanguignei, così come per regolare in modo ottimale il colesterolo.

La consistenza dell’olio di cocco

L’olio di cocco ha una consistenza solida a temperatura ambiente di approssimativamente 23 gradi. Fra i 24 e i 30 gradi, l’olio di cocco comincia a liquefarsi e sopra i 30 gradi è già completamente liquido.

I benefici dell'olio di cocco

Proprietà dell’Olio di Cocco

L’Olio di Cocco è Facile da Digerire

Gli acidi grassi a catena media sono molto facili da digerire. Possono essere digeriti anche senza l’aiuto degli acidi biliari. Gli acidi grassi a catena media sono solubili in acqua e si trasportano con facilità fino al fegato attraverso il flusso sanguigneo.

I trigliceridi a catena media hanno la capacità di ossidarsi direttamente nel fegato (evitando il suo immagazzinamento come grasso corporeo) senza richiedere nessun tipo di trasformazione come avviene negli acidi grassi a catena lunga.

Pertanto, i trigliceridi a catena media si metabolizzano più rapidamente che altri tipi di acidi grassi per l’ottenimento di energia, che li converte in una alternativa molto interessante per gli sportivi.

Inoltre, grazie al fatto di essere utilizzati dal corpo come energia, non arrivano ad immagazzinarsi in depositi di grasso. In più, gli acidi grassi a catena media apportano una caloria in meno per ogni grammo rispetto agli altri acidi grassi. Grazie a queste caratteristiche, l’olio di cocco non solo apporta meno grassi all’organismo ma aiuta anche a perdere peso.

L’Olio di Cocco serve per Dimagrire

La sua caratteristica forma di metabolizzarsi, fà si che i grassi del cocco aumentino il consumo metabolico senza produrre effetti negativi sul grasso corporeo.

Coma aiuta a dimagrire l’olio di cocco? Gli acidi grassi a catena media contenuti nell’olio e nell’acqua di cocco non si immagazzinano come grasso corporeo, e pertanto non ingrassano.

Sono utilizzati come fonte di energia in modo inmediato per l’organismo. Questi acidi grassi si convertono, arrivando nel fegato, in chetoni, che sono utilizzati come combustibile.

Olio di cocco per perdere pesoI chetoni sono simili al glucosio (zucchero). Ma i chetoni, a differenza del glucosio, non influenzano i livelli di zucchero nel sangue e, pertanto, non producono un eccessivo aumento di insulina, come succede nel caso del glucosio, per cui sono più benefici per la salute.

Recenti studi hanno dimostrato come sostituire acidi grassi a catena lunga con quelli che si trovano nel cocco aumentano il consumo energetico di un 48% e 65% rispettivamente in persone magre e obese.

I TCM posson o considerarsi un alimento o ingrediente funzionale nel trattamento dell’obesità e al sovrappeso grazie al fatto, che hanno un effetto benefico sulla termogenesi, l’ossidazione dei grassi e sul metabolismo.

Uno studio a doppio cieco, si osservò che le persone che consumavano un eccesso calorico in forma di trigliceridi a catena media, aumentavano la termogenesi indotta dalla dieta (TID) di un 12% e il loro consumo fu il doppio rispetto a quelli che consumavano altri grassi.

Le proprietà dell’olio di cocco per perdere peso sono state confermate da uno studio in doppio cieco e controllato condotto nel 2001 e pubblicato sulla rivista scientifica “The Journal of Nutrition”. Questo studio è stato condotto su 78 persone sane ma in sovrappeso il cui BMI (indice di massa corporea) era superiore a 23.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi che hanno mangiato gli stessi cibi durante le dodici settimane di studio, tranne che un gruppo (chiamato gruppo M) ai quali sono stati somministrati 60 grammi di acidi grassi a catena media al giorno, e l’altro gruppo (chiamato gruppo L) sono stati somministrati 60 grammi di acidi grassi a catena lunga.

Le persone di entrambi i gruppi hanno perso peso, ma quelle del gruppo M hanno perso molto più peso di quelle del gruppo L. Inoltre, le persone del gruppo M hanno perso più grasso corporeo e grasso sottocutaneo rispetto a quelle del gruppo L.

Sulla base dei risultati di questo studio, i ricercatori hanno concluso che una dieta che include acidi grassi a catena media (come quelli contenuti nell’olio di cocco) aiuta a perdere più peso e grasso corporeo di una dieta contenente acidi grassi a catena lunga. Uno dei maggiori benefici per la salute dell’olio di cocco è che può frenare gli effetti di virus, batteri e funghi.

Olio di cocco e dimagrimento

Favorisce la sazietà

Un altro punto forte del cocco è il suo effetto sull’assunzione di calorie. Dal mio punto di vista, le diete alte in grassi aiutano a controllare meglio la sensazione di fame rispetto alle diete alte in carboidrati (dando per scontato che le proteine siano le stesse). Più che altro per l’elevata appetibilità e la gamma di alimenti ad alto contenuto di carboidrati.

Ciò nonostante, la maggior densità calorica dei grassi può far si che eccediamo con le calorie ingerite (come nel caso dell’olio d’oliva o frutta secca). Quando osserviamo gli studi circa questo aspetto, osserviamo che in diete ad libitum (mangiare tutto ciò che si desidera) si da luogo ad una minore assunzione di calorie aumentando la quantità di trigliceridi a catena media, traducendosi in una maggiore perdita di grasso.

Realmente non c’è un meccanismo chiaro per cui avviene ciò

Grasso ed effetto ormonale

Personalmente ho pensato che fosse dovuto al suo effetto sugli ormoni rilasciati nel tratto gastrointestinale, in particolare la colecistochinina (CCK), un ormone che aumenta i livelli con pasti ricchi di grassi, aumentando il senso di sazietà. Tuttavia, gli studi dimostrano che questo effetto si verifica quando la catena degli acidi grassi è superiore a 11 carbonio. Questo mi ha portato a pensare che forse può agire su altri ormoni come la grelina o il peptide YY, dove effettivamente, i trigliceridi a catena media agiscono in modo benefico sul secondo.

Se diminuiamo la sensazione di fame tra i pasti e aumentiamo la quantità di calorie che consumiamo durante il giorno, possiamo quasi assicurare che includere trigliceridi a catena media del coco ci aiuterà a perdere grasso.

Rimpiazzo lct per mct

L’olio di cocco è efficace per combattere virus, batteri e funghi

Gli acidi grassi a catena media che contiene l’olio di cocco sono antimicrobici, antivirali e antimicotici, sia all’interno dell’organismo come quando si utilizzano attraverso l’applicazione topica, che all’esterno.

Grazie a queste proprietà l’olio di cocco è molto efficace applicato sulla pelle per trattare le infezioni da funghi, le infezioni vaginali da funghi e le malattie batteriche della mucosa vaginale.

Si può utilizzare anche come lubrificante vaginale e per l’igiene intima, in quanto impedisce l’insorgenza di microbi e funghi così come il fastidioso bruciore che causano.
Olio di cocco per la salute

Oltre a questi benefici, l’olio di cocco ha usi anche come trattamenti di bellezza, per migliorare lo stato del capello e della pelle.

Olio di cocco e i problemi digestivi

I trigliceridi a catena media sono quelli più facilmente digeribili e assorbiti ripsetto agli oli e ai grassi contenuti nei cibi più comuni.

Infatti, si assorbono relativamente bene anche quando le secrezioni biliari e pancreatiche si riducono.

Le persone che siano denutrite, abbiano sindrome di cattivo assorbimento, fibrosi cistica e sindrome dell’intestino corto, celiachia e malattie epatiche assumono di solito acidi grassi a catena media.

I trigliceridi a catena media promuovono la proliferazione cellulare e aiutano a mantenere la mucosa intestinale, la quale può avere una azione protettrice nell’intestino delle persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali o infezioni intestinali.

L’olio di cocco promuove inoltre la produzione a livello intestinale dell’immunoglobulina A, che possiede una azione immunomodulatrice e protettrice della parete intestinale.

Proprietà dell’olio di cocco per il trattamento dei funghi

Digestione e olio di cocco

Gli acidi grassi a catena media contenuti nell’olio di cocco riducono anche l’attività dei funghi, come la Candida albicans.

Vari studi clinici hanno dimostrato gli effetti dell’acido caprico per lottare contro i funghi e la candidasi boccale e altri tipi di funghi. Pertanto, l’olio di cocco può utilizzarsi in forma efficace per il trattamento delle infezioni causate da funghi.

Come possiamo utilizzare l’olio di cocco per il trattamento dei funghi?

Gli usi dell’olio di cocco possono essere interni, per trattare le infezioni causate da funghi intestinali, e esterni, per trattare le infezioni micotiche della pella o delle membrane mucose.

Grazie alla potente azione antimicrobica dell’olio di cocco, un dubbio che può presentarsi è come sapere se esiste qualche rischio che gli acidi grassi contenuti nell’olio di cocco possano distruggere altri tipi di batteri, benefici per l’organismo, come quelli della flora intestinale.

Benefici dell’Olio di Cocco

Olio di Cocco e Diabete

L’acido laurico dell’olio di cocco aiuta a mantenere dei livelli di glucosio nel sangue più ridotti in pazienti con diabete di tipo 2.

L’Olio di Cocco Contro le Malattie Cardiovascolari

Olio di cocco e malattie cardiovascolariPer più di quattro decadi si è studiato in profondità sulla relazione dell’olio di cocco consumato attraverso l’alimentazione e le malattie cardiovascolari.

I risultati degli studi sono stati sempre gli stessi: consumare olio di cocco ha multipli benefici sulla salute cardiovascolare e aiuta a ridurre i fattori di rischio di soffrire di malattie del cuore.

Uno degli studi più importanti su questo tema è stato pubblicato nel 1998 da Blackburn con titolo “Gli effetti dell’olio di cocco sul colesterolo serico e l’aterogenesi”. In questo studio si è arrivati alla conclusione che l’olio di cocco, se si integra con altri grassi come l’acido linoleico, può frenare l’insorgenza dell’arteriosclerosi.

Alla fine degli anni 90, i ricercatori Kurup e Rajmoran portarono eseguirono uno studio clinico realizzato con 64 volontari e scoprirono che l’olio di cocco “cambia statisticamente e in modo significativo tutti i valori del colesterolo (colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL, ecc.).

I risultati di questo studio sono stati corroborati in un altro studio clinico realizzato nel 2016. Precedentemente, nell’anno 1992, i ricercatori Kaunitz e Dayrit informarono sui dati sperimentali epidemiologici corrispondenti ai gruppi di persone studiate che includevano olio di cocco nella loro dieta abitiuale: “La popolazione che include olio di cocco nella sua dieta abituale non presenta un livello elevato di colesterolo nè soffre di un alto tasso di mortalità o morbosità da cardiopatia coronarica.

Dall’altro lato, Mendis, un altro ricercatore in quest’ambito, scoprì nel 1989, dopo uno studio realizzato su giovani adulti in Sri Lanka, che quelli ai quali era stato cambiato l’olio di cocco con l’olio di mais nella loro dieta quotidiana, soffrirono cambi pregiudicanti nei lipidi.

I partecipanti a questo studio, sostituendo l’olio di cocco con l’olio di mais ridussero il livello di colesterolo in siero di un 18,7% e del colesterolo LDL in un 23,8%.

Il problema si produsse perchè il colesterolo HDL (colesterolo buono) si ridusse di un 41,4%, molto al di sotto del valore minimo accettabile di HDL 35mg/dl. A causa di ciò la relazione LDL/HDL aumentò al 30%, che risulta molto pericoloso. Precedentemente, il ricercatore Prior nel 1981 dimostrò che il consumo elevato da parte degli isolani dei grassi saturi provenienti dall’olio di cocco, non produce nessun tipo di effetto nocivo in chi lo consuma.

Infine, i ricercatori Menáis e Hurgamandera compararono nel 1990 i diversi effetti dell’olio di cocco e dell’olio di soia su uomini giovani don livelli normali di lipidi nel sangue, e nuovamente arrivarono alla conclusione che il consumo di olio di cocco produce un aumento dei livelli di colesterolo HDL (colesterolo buono), mentre il consumo di olio di soia diminuisce il livello desiderato di questa lipoproteina.

Olio di cocco per il cuore

L’olio di cocco è buono per il cuore e i vasi sanguignei

Olio di cocco per la digestioneI processi infiammatori scatenano anche lo sviluppo dell’arteriosclerosi e, inoltre, sono un fattore di rischio per l’ipertensione o ictus. In merito a ciò, l’olio di cocco aiuta a mantenere la salute cardiovascolare, previene l’insorgenza di molte malattie e può aiutare al trattamento delle stesse. Inoltre, numerosi studi clinici sviluppati negli anni 80 e 90, hanno dimostrato come gli acidi grassi saturi contenuti nell’olio di cocco hanno effetti positivi nel regolare il colesterolo e ridurre il peso.

A differenza di quanto succede con l’olio di mais o l’olio di soia, l’olio di cocco aumenta i livelli di colesterolo buono HDL e diminuisce il livello di colesterolo cattivo LDL. Dall’altro lato, si è dimostrato che gli effetti antivirali degli acidi grassi a catena media e l’acido laurico possono combattere determinati virus (herpes e citomegalovirus) che favoriscono la formazione di depositi nei vasi sanguignei. Per questo, l’olio di cocco mantiene, in modo indiretto, i vasi sanguignei sani e protegge dai problemi cardiovascolari mentre aiuta a ridurre il peso.

L’olio di cocco previene l’arteriosclerosi

Gli studi clinici hanno dimostrato che l’herpes e il citomegalovirus svolgono un ruolo nella formazione dei depositi di ateroma nei vasi sanguignei, e nel restringimento delle arterie dopo l’angioplastia (New York Times del 1984).

La cosa interessante è che la monolaurina antimicrobica (come abbiamo visto precedentemente) disattiva gli effetti dell’herpes e del citomegalovirus, nel caso in cui l’acido laurico (ingrediente dell’olio di cocco) si includa nella dieta abituale.

Per tutto questo, e al contrario di quello che si era pensato anteriormente, ora si è scoperto che i grassi saturi non sono direttamente correlati con le malattie cardiovascolari ma che, al contrario, determinati grassi saturi, specialmente quelli contenuti nell’olio di cocco, contribuiscono ad evitare le malattie del cuore.

Per tutto ciò è erroneo il consiglio di evitare di assumere olio di cocco per i suoi grassi saturi (in teoria pericolosi) in quanto, al contrario, gli ingredienti dell’olio di cocco onon solo evitano le malattie coronariche, ma impediscono anche lo sviluppo ci malattie degenerative associate all’età come Alzheimer e demenza senile.

L’Olio di Cocco serve per trattare le Infiammazioni Croniche

Se aumentiamo la somministrazione di olio di cocco nel nostro organismo e diminuiamo l’apporto di carboidrati, potremo evitare le conseguenze delle oscillazioni di zucchero nel sangue e i livelli eccessivamente alti e non controllati di insulina. I livelli elevati di insulina sono responsabili dell’obesità causata dal mangiare in modo poco sano.

Le sue conseguenze non si limitano all’aumento di peso, ma anche al produrre processi infiammatori massivi nell’organismo e malattie associate all’infiammazione cronica. Questo è molto importante in quanto gli studi clinici hanno dimostrato che i cambi nel DNA, che si producono principalmente a causa di queste infiammazioni croniche, possono condurre allo sviluppo di malattie come il cancro.

L’Olio di Cocco aiuta a trattare l’Alzheimer e la Demenza Senile

L’olio di cocco migliora la funzione cerebrale e può arrivare ad alleviare i sintomi delle malattie degenerative come l’Alzheimer.

Negli ultimi anni la scienza sta studiando in profondità gli effetti dell’olio di cocco sul cervello.

Olio di cocco per l'Alzheimer

I principali effetti dell’olio di cocco sull’Alzheimer provengono dallo studio clinico realizzato sul paziente Steve newport, i cui risultati sono diventati celebri a livello internazionale.

Quando Steve Newport soffrì il morbo di Alzheimer, sua moglie, la dottoressa Mary Newport, applicò a suo marito un curioso trattamento che consisteva nell’aggiungere alla sua dieta, in modo abituale, olio di cocco.

Le prove di questo studio realizzate successivamente hanno confermato che il trattamento di olio di cocco aveva attivato la funzione cerebrale di Steve Newport ed era riuscito a ritardare i sintomi dell’Alzheimer.

Il bisogno di energia per la funzione cerebrale

Il corpo umano ha bisogno di ricevere energia costantemente per portare avante le sue complesse attività. Se si interrompe la somministrazione di energia, le cellule cerebrali cominciano a morire lentamente e insorgono gravi problemi di salute.

Quando il cervello non riceve sufficiente energia i sintomi più immediati sono mal di testa, disfunzioni cognitive, pesantezza e fatica.

Se questa carenza di energia si mantiene per un tempo prolungato, possono prodursi gravi malattie neurodegenerative, fra le quali si include l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

Glucosio ed energia

Per contrastare la mancanza di energia, il cervello ha bisogno di un sufficiente apporto di glucosio.

In generale, il glucosio arriva al cervello attraverso il sangue e si incanala attraverso un ormone specifico, grazie al quale, alla fine, i mitocondri trasformano il glucosio in energia.

Tuttavia, in alcune occasioni si producono molti problemi neurodegenerativi che impediscono che questo processo naturale funzioni e le cellule nervose diventano resistenti all’insulina. La conseguenza di ciò è che le cellule del cervello non possono più elaborare il glucosio, con il quale si interrompe l’apporto di energia e le funzioni cerebrali cominciano a deteriorarsi.

I livelli elevati di zucchero nel sangue distruggono le cellule nervose

Quando le cellule del cervello diventano resistenti all’insulina il glucosio si accumula nel cervello e aumentano i livelli di zucchero nel sangue.

Questi livelli elevati di zucchero sono nocivi per il sistema nervoso e possono causare anche la glicazione avanzata e formare i prodotti finali (AGEs) che aumentano drasticamente lo stress ossidativo nell’organismo e la formazione di radicali liberi che distruggono le cellule nervose e provocano l’insorgenza di malattie croniche.

Esiste qualche energia alternativa per il cervello?

Se potessimo trovare un’apporto alternativo di energia otterremmo di evitare la distruzione delle cellule del cervello, o almeno, frenare il corso della malattia, dipendendo dalla fase in cui si trovi.

In questo caso potremmo salvare le cellule cerebrali, anche se fossero resistenti all’insulina. Questa fonte alternativa di energia per il cervello esiste e proviene da determinati acidi grassi che possono fornire energia senza dipendere dai recettori dell’insulina. Questi acidi grassi si trovano anche negli ingredienti che compongonon l’olio di cocco.

L’olio di cocco fornisce energia ai chetoni

Quando il fegato ha utilizzato i trigliceridi degli acidi grassi a catena media (MCT) di cui ha bisogno per generare energia, il resto li converte in chetoni. I chetoni sono trasportati direttamente al cervello e coprono la carenza di glucosio esistente nel sangue.

Le cellule del cervello beneficiano di questa fonte alternativa di energia e quelle che sono colpite da stress ossidativo o mancanza di ossigeno, recuperano.

Curiosamente, i chetoni generano un quarto di energia in più che il glucosio e consumano meno ossigeno. Per questo motivo, l’olio di cocco è una fonte di energia alternativa molto efficace e si può usare come trattamento per la produzione di energia cerebrale e per il mantenimento della salute.

Ricerche sull'olio di cocco

L’olio di cocco contro la placca arteriosclerotica

La teoria della relazione fra la placca arteriosclerotica e l’Alzheimer è scientificamente molto controversa. Per molto tempo gli studi clinici hanno relazionato i depositi della placca arteriosclerotica con l’insorgenza dell’Alzheimer nel cervello.

Più tardi, sono stati realizzati altri studi, i cui risultati contraddicevano questa teoria e si affermò che le placce solo rappresentavano una specie di scudo per le cellule nervose.

In ogni caso, se la formazione della placca e l’indurimento delle arterie aveva qualche tipo di relazione con l’Alzheimer, il trattamento con l’assunzione di olio di cocco poteva avere molti benefici, in quanto lo studio realizzato sui cani dimostrò che il consumo di MCT può attivare una proteina speciale che distrugge la placca. Inoltre, il consumo da fonti naturali, come quelle di olio di cocco, fornisce sempre benefici per la salute.

Olio di Cocco e Cancro

Tra i benefici e le proprietà dell’olio di cocco evidenziamo che attualmente gli ultimi studi hanno rivelato uno dei suoi benefici più importanti: l’olio di cocco può aiutare nel trattamento contro il cancro.

Le persone che soffrono di cancro possono includere nella loro dieta l’olio di cocco, in quanto somministra all’organismo calorie facilmente assorbibili, che migliorano gli effetti antimicrobici del sistema immunitario e hanno effetti antinfiammatori.

Esiste anche, un programma specifico di pulizia chetogenica che si può realizzare per un periodo da tre a dieci giorni, tramite il quale si aiuta a distruggere le cellule cancerogene e si stimola la produzione delle cellule sane.

L’olio di cocco protegge contro il cancro

Come ci protegge l’olio, l’acqua e il latte di cocco contro lo sviluppo del cancro?

Olio di cocco, ultime ricerche

Per capire come l’olio di cocco ci protegge contro il cancro, dobbiamo spiegare il funzionamento di una cellula del nostro organismo: come funziona? La cellula produce energia-mitocondri- bruciando il glucosio con l’ossigeno. Questa si chiama respirazione cellulare. Ma i mitocondri possono danneggiarsi a causa dell’azione dei radicali liberi, le tossine ambientali, i virus, o le infiammazioni croniche. Quando questo succede, i mitocondri perdono la loro capacità di respirazione cellulare.

Non potendo respirare, la cellula cambia il suo processo metabolico e produce energia attraverso processi di fermentazione. Il glucosio, pertanto, già non si brucia con l’ossigeno, ma fermenta senza la partecipazione dell’ossigeno.

La possibilità che questa cellula si converta in cancerogena è grande, in quanto il suo deterioramento si produce esattamente in questo processo, nel quale non interviene l’ossigeno. Anche se l’organismo disporrebbe di sufficiente ossigeno, una cellula cancerogena non lo utilizzerebbe.

Il rendimento energetico durante la fermentazione è difatti molto più alto. Questo spiega il fatto che la crescita della metastasi sia così veloce. Per questo, i tumori del cancro possono arrivare a duplicarsi in una notte. Il famoso biologo cellulare Otto Warburg scoprì come agiscono sul cancro in uno studio clinico i cambi metabolici tipici di una cellula con cancro e dimostrò che non è capace di usare la respirazione cellulare normale per produrre sufficiente energia e, per questo, utilizza processi di fermentazione.

Lo sviluppo del cancro ha bisogno di zuccheri

Per realizzare i processi di fermentazione, una cellula cancerogena ha bisogno di zucchero (glucosio). Così che se la dieta di una persona contiene una grande quantità di zuccheri o carboidrati (specialmente i carboidrati isolati), la cellula cancerogena è sempre ben alimentata e cresce ancora di più.

Le cellule con cancro hanno una superficie cellulare dieci volte più recettiva di insulina che quelle sane. Quanti più recettori di insulina hanno, maggiore quantità di zucchero possono assorbire. Pertanto, una cellula con cancro può divorare il glucosio e altri nutrienti del sangue molto più velocemente che qualsiasi altra sana e lascia senza nutrienti le altre cellule sane. Il risultato è che il tumore cresce e cresce e la persona colpita si consuma sempre di più.

Smettere di nutrire le cellule cancerogene

Ma, come possiamo fermare il processo nocivo che causa il cancro? Dato che non possiamo smettere di mangiare per evitare il cancro, bisognerà trovare un altro rimedio. La soluzione può essere chiamata pulizia chetogenica. Il termine “chetogenico” si riferisce alla formazione dei chetoni.

Come abbiamo già spiegato prima, gli acidi grassi a catena media contenuti nell’olio di cocco si convertono nel fegato in chetoni e si usano come fonte di energia. Con l’apporto dei chetoni, le cellule sane non hanno bisogno di altro glucosio, in quanto utilizzano i chetoni come combustibile. Una cellula con cancro non sa utilizzare i chetoni, dato che si nutre solo di glucosio per mantenere il suo incredibile dispendio energetico. Quando solo i chetoni circolano nel sangue, la cellula con cancro muore di fame e smette di crescere.

La pulizia chetogenica

Il Dr. Thomas Seyfried di Warburg effettuò uno studio sui livelli ottimali di glucosio nel sangue necessari per la distruzione e trattamento delle cellule e la malattia del cancro. Secondo questo studio, i livelli di glucosio devono essere compresi fra i 55 e 65 mg/dL. E i livelli di chetoni devono oscillare sopra le 3 mmol/litro e sotto le 7 mmol/litro.

Questi sarebbero i valori che si dovrebbero raggiungere per realizzare la pulizia chetogenica contro il cancro. Ma, come possiamo realizzare questa pulizia chetogenica? La pulizia chetogenica è una specie di digiuno. Durante il digiuno si devono assumere solamente olio di cocco naturale, acqua, additivi antiossidanti speciali e composti del programma di pulizia del colon.

La pulizia chetogenica si debe portare avanti in un periodo che oscilla tra i 3 e i 10 giorni. Nel caso di cancro con metastasi, il Dr. Seyfried consiglia di realizzare questo digiuno per dieci giorni completi, se la costituzione della persona lo permette.

Pulizia chetogenica con olio di cocco

In accordo con le raccomandazioni del Dr. Seyfried, il metodo della pulizia chetogenica con olio di cocco per trattare il cancro è il seguente:

  • Assumere al giorno ogni 3 ore due cucchiai di olio di cocco (un totale di 8 – 10 cucchiai al giorno). Si deve utilizzare, preferibilmente, olio di cocco biologico e totalmente naturale.
  • Bere circa 3,8 litri di acqua con antiossidanti (limone, curcumina, clorofilla, fieno, orzo in polvere e aceto di mele) la curcuma si può assumere anche come compressa.
  • Assumere estratto di pepe nero in quanto aumenta la biodisponibilità della curcumina. Gli additivi antiossidanti proteggono i mitocondri delle cellule che sono ancora sane dai radicali liberie combattono l’infiammazione cronica.
  • Assumere supplementi di erbe naturali per pulire il colon e rigenerare la flora intestinale e seguire un programma di pulizia del colon includendo argilla bentonitica, polvere di buccia di psyllium, che pulisce il colon e addolcisce la muscosa intestinale, e probiotici (sottoforma di capsule o liquido, con o senza erbe) per una pulizia completa della flora intestinale.

Effetti dell’olio di cocco

L’olio di cocco fornisce chetoni alle cellule sane dell’organismo. I chetoni si possono usare solo come combustibile per le cellule sane,in quanto le cellule cancerogene non possono usarle.

D’altro canto, l’olio di cocco contribuisce a mantenere sano l’organismo, in quanto, grazie all’acido laurico, riduce i processi infiammatori.

Gli acidi grassi a cantena media che contiene l’olio di cocco e l’acido laurico hanno una azione antibatterica, antivirale e antimicotica, per cui rafforza il sistema immunitario e, inoltre, regola la flora intestinale.

Le persone che soffrono di cancro, presentano spesso disbiosi, e soffrono uno squilibrio nella flora intestinale, o possono anche sviluppare un fungo, per il quale l’olio di cocco è benefico a diversi livelli, per ridurre e frenare gli effetti del cancro.

Olio di Cocco per prevenire le Carie

Ridurre al minimo i batteri che causano la carie richiede una cura esaustiva e completa che, nella maggior parte dei casi, risulta molto difficile da ottenere.

Questo è dovuto al fatto che la dieta attuale è basata, nella maggior parte dei casi, su alimenti elaborati con un alto contenuto in zuccheri e molto poveri in nutrienti, ma come influisce questo sulla salute dentale?

Il risultato è la diminuzione delle difese. Questa situazione crea il miglior ambiente per la proliferazione dei germi nella nostra bocca, che si riproducono rapidamente, distruggendo lo smalto dentale e provocando l’infiammazione e la carie.

Uno studio pilota sulla materia ha rivelato ora che l’olio di cocco è il miglior rimedio naturale nella lotta contro i batteri che causano la carie.

Ma, in che modo l’olio di cocco previene e cura la carie? Qui te lo spieghiamo.

Come agisce l’olio di cocco per prevenire e curare la carie?

L’olio di cocco è uno degli alimenti più preziosi che esistono grazie ai numerosi benefici del cocco che ha sulla salute orale. Possiede proprietà antibatteriche, antivirali, antimicotiche e antiparassitarie.

Grazie a queste, l’olio di cocco può condividere multipli benefici per tutto l’organismo, che favoriscono anche lo stato dei denti.

Il principale componente dell’olio di cocco per promuovere la salute orale è l’acido laurico. L’acido laurico previene, in modo naturale, l’insorgenza della carie.

Come agisce l’olio di cocco contro i germi?

Olio di cocco contro la carieChe effetti ha l’olio di cocco contro i batteri? L’acido laurico, contenuto nell’olio di cocco è un acido grasso a catena media, che ha importanti benefici per l’organismo, principalmente lottare in modo naturale contro i microbi patogeni.

Se potessimo vedere come sono le membrane cellulari dei batteri ci renderemmo conto di che consistono in uno strato molto sottile e fino di grasso che, entrando in contatto con l’acido laurico, comincia a rompersi e dissolversi. Il risultato è la distruzione dei batteri.

Come agisce l’acido laurico? L’acido laurico funziona accoppiandosi ai batteri patogeni e distruggendoli.

Per comprendere le proprietà dell’acido laurico basta sapere che questo ingrediente fa parte del latte materno e serve per rafforzare il sistema immunitario ancora debole dei neonati.

Dopo il latte materno, l’olio di cocco è la fonte naturale più completa dell’acido laurico.

L’olio di cocco previene l’insorgenza della carie dentale

Gli scientifici dell’Istituto di Tecnologia di Athlone in Irlanda hanno potuto constatare in uno studio clinico come agisce l’olio di cocco nel distruggere i germi che causano la carie e l’infiammazione del cavo orale. In questo studio, i ricercatori hanno utilizzato, insieme all’olio di cocco, altri oli che imitavano la digestione dei grassi nel corpo.

Successivamente, hanno messo in contatto gli oli con ceppi batterici, come il batterio Streptococcus mutans, che è la principale causa della carie dentale. Questo batterio si forma a partire dal saccarosio e si inserisce nello smalto dentale. Si metabolizza anche con i carboidrati in acido lattico. Questi fattori generano un habitat ottimo nella bocca affinchè proliferino i batteri patogeni. La Candida albicans causa anche infiammazione nel cavo orale.

Olio di cocco ed igiene orale

Che risultati ha fornito questo studio?

Durante questo studio clinico si è potuto vedere come l’olio di cocco era l’unico nell’eliminare i microbi patogeni, e nel favorire la salute orale in modo più naturale, evitando l’insorgenza della carie. Si è comprovato anche che il funzionamento dell’olio di cocco è totalmente differente da quello di un antibiotico.

Il Dr. Brady, capo dello studio, commentò:

L’uso dell’olio di cocco per la cura della salute orale è una eccellente alternativa rispetto ai prodotti che utilizzano additivi chimici (come i floruri), soprattuto, perchè l’olio di cocco agisce in concentrazioni molto basse. Data la crescente resistenza della popolazione agli antibiotici, è molto importante considerare se possiamo combattere le infezioni microbiche in altro modo in futuro, come attraverso l’olio di cocco.

E aggiunse: Il sistema digestivo umano ha proprietà antimicrobiche, che sono seriamente limitate per la mancanza di nutrienti e sostanze vitali. Pertanto, l’uso dell’olio di cocco può contribuire a rinforzare il sistema immunitario in generale così come evitare patogeni pericolosi. Dall’altro lato, i benefici dell’olio di cocco non si limitano alla salute orale, in quanto si estendono a tutto l’organismo.

Il fluoro non protegge i denti

Gli effetti dell’olio di cocco per distruggere i germi e i funghi sono stati dimostrati in studi clinici. Molto diverso è il caso del fluoro. Fino ad ora si è considerato che i dentifrici con fluoro siano una protezione per i denti, ma non si è realizzata nessuna prova inconfutabile in merito.

Come è possibile che il fluoro non protegga i denti dalla carie?

Gli ultimi studi realizzati recentemente hanno dimostrato che l’utilizzo del fluoro può essere, addirittura, pregiudicante per i denti, considerando che una ingestione eccessiva contribuisce alla formazione della cosiddetta fluruosi dentale. I sintomi della fluruosi dentale sono macchie o strisce bianche o marroni nello smalto dentale. Nei casi più gravi, può arrivare a decolorare la superficie del dente.

Inoltre, non è unicamente un problema estetico, dato che queste macchie nello smalto dei denti possono anche causare altri problemi, come accelerare la carie o patologie più gravi.

Come possiamo risolvere questo problema?

La risposta è semplice, dobbiamo usare più olio di cocco per la nostra salute orale e ridurre, il più possibile i prodotti con fluoro.

Come usare l’olio di cocco per i denti?

L’innovativa combinazione di olio di cocco con gli enzimi digestivi può essere una rivoluzione per la cura dentale, per cui non è molto improbabile che questo prodotto cominci a breve a commercializzarsi. Indipendentemente da ciò, già possiamo condividere i vantaggi dell’olio di cocco e i suoi effetti antibatterici per migliorare la salute in generale e quella orale in particolare. Per questo, basta assumere ogni giorno olio di cocco, in quanto i suoi ingredienti favoriscono la salute e distruggono tutti i patogeni che danneggiano la cavità orale.

Questo è il nostro consiglio: Prendi tutti i giorni a digiuno un cucchiaio di olio di cocco e risciacqua la bocca per circa 15 minuti, più o meno. Quindi sputa l’olio e la tua bocca si libererà da tutti i germi. Successivamente sciacqua la bocca varie volte con acqua tiepida e finisci spazzolando i denti in profondità, come sempre.

Olio di Cocco per la Pelle e i Capelli

Nei paesi in cui si coltiva la palma da cocco, l’olio di cocco vergine è molto popolare, e si usa quotidianamente sia per cucinare, come con fini cosmetici, per la cure dalla pelle e del capello.

La industria cosmetica ha iniziato ad usare, sempre di più, l’olio di cocco nei prodotti specifici per la cure della pelle e del capello. Attualmente si possono già trovare questi tipi di prodotti nel mercato.

L’olio di cocco vergine penetra rapidamente nella pelle, e le apporta una straordinaria idratazione e una cura di lunga durata, evitando che la pelle perda la sua umidità naturale. Questo tipo di prodotto è particolarmente indicato per la cura della pelle secca o molto secca. Se questo è il tuo caso, non dubitare nel comprare un prodotto di bagnoschiuma e crema idratante per la pelle preparato a base di olio di cocco.

L’olio di cocco idrata la pelle di tutto il corpo e garantisce che la pelle si mantenga sempre nutrita, morbida e flessibile. Il suo uso è consigliato, specialmente, per trattare la pelle secca o screpolata.

Uno dei vantaggi dell’olio di cocco consiste nel che si assorbe molto rapidamente, lasciando la pelle idratata e nutrita. Inoltre, l’olio di cocco è anche il miglior idratante per il capello e si consiglia particolarmente per rivitalizzare il capello secco e denutrito dandogli più brillantezza e bellezza.

Per le sue speciali proprietà, l’olio di cocco ha molti usi cosmetici oltre ai suoi utilizzi per la salute. Questo olio è totalmente naturale, composto unicamente da cocco organico, e può utilizzarsi con più garanzie che le lozioni corporee convenzionali, che includono molti prodotti chimici.

L’olio di cocco biologico idrata la pelle di tutto il corpo e assicura che la stessa resti nutrita, morbida e flessibile. Il suo utilizzo è raccomandato, specialmente per trattare la pelle secca o screpolata. Per ottenere i massimi benefici, si può applicare l’olio di cocco dopo una doccia calda, quando i pori della pelle sono ancora ben aperti. Basta mettere un poco di olio sui palmi delle mani e applicarlo sulla pelle di tutto il corpo sfregando dolcemente.

L’olio di cocco si assobre molto rapidamente, lasciando la pelle idratata e nutrita. L’olio di cocco è il miglior idratante per il capello. Si consiglia specialmente per rivitalizzare il capello secco e denutrito e dargli più brillantezza e bellezza.

L’olio di cocco ha anche altri benefici e usi per la salute, per le sue proprietà antivirali, antibatteriche e i suoi effetti antimicotici, per cui si può adoperare anche per trattare infezioni, eczemi e dermatiti. Uno degli usi più rilevanti di questo olio consiste nelle sue proprietà per diminuire di peso e mantenersi in forma, dato che questo olio riduce l’appetito e fa si che il corpo bruci grassi con maggiore rapidità.

L’olio di Cocco Vergine per eliminare la Forfora

Gli ingredienti che contiene l’olio di cocco, sono specialmente benefici per la cura del capello, in quanto favoriscono l’idratazione e la lucentezza del capello. Gli shampoo che contengono fra i suoi ingredienti olio di cocco, sono indicati per le persone con il capello secco o molto secco, in quanto idratano in profondità il capello.

Inoltre, l’olio di cocco risulta molto efficace per trattare il problema della forfora. I prodotti cosmetici naturali preparati esclusivamente con cocchi coltivati biologicamente sono eccellenti per idratare la pelle e il capello, e inoltre hanno una gradevole fragranza.

Cocco e diete chetogeniche

Un altro dettaglio molto importante di questo tipo di grassi è il loro effetto sulle diete chetogeniche.

Quando seguiamo una dieta molto ristretta in carboidrati (al di sotto degli 0.5g di carboidrati/kg corporeo in persone sane) si da luogo ad un processo denominato dieta chetogenica (della quale ve ne sono diverse versioni  in questo blog). In questo tipo di diete, quello che ci interessa è sintetizzare sufficienti corpo chetonici per potere mantenere il rendimento durante l’allenamento.

In esercizi di alta intensità, il corpo dà priorità al glicogeno, che si trova a livelli al di sotto della norma in queste persone. Se aumentiamo i livelli dei corpi chetonici, il corpo ci metterà di più nell’utilizzare il glucosio come fonte di energia.

Aumentare i corpi chetogenici

Qui entra in gioco il cocco. I trigliceridi a catena media (metabolizzati direttamente nel fegato) aumentano i livelli di corpi chetonici, così le prestazioni possono essere mantenute e persino aumentate permettendo aumentare la quantità di carboidrati nella dieta senza aumentare di chetosi. Una cosa che mi colpisce davvero è che i trigliceridi a catena media abbassano i livelli plasmatici di glucosio, quindi posso trarre due conclusioni:

  1. Il cocco aiuta a migliorare la resistenza metabolica favorendo l’uso dei grassi come fonte di energia
  2. In diete chetogeniche si ha bisogno di meno gluconeogenesi per mantenere il glucosio plasmatico.

Ho confermato entrambe le conclusioni con il seguente studio dove si è concluso che le donne che hanno seguito una dieta a basso contenuto di carboidrati ma che introducevano trigliceridi a catena media hanno perso più grasso e mantenuto più massa muscolare.

Chetosi

Un dettaglio importante da notare è che le persone magre entrano in chetosi più facilmente delle persone obese, quindi la quantità di proteine ossidate per la gluconeogenesi è molto più alta. Così, in teoria, l’introduzione dell’olio di cocco può contribuire a ridurre l’uso di proteine come fonte di energia aumentando i livelli di chetoni (questo può essere uno dei motivi per cui la massa muscolare viene mantenuta).

Come Usare l’Olio di Cocco?

Le applicazioni dell’olio di cocco sono innumerevoli. Nei suoi utilizzi per l’alimentazione si includono tutti i tipi di cottura per elaborare qualsiasi piatto, fare dei deliziosi pop corn o condire una sana insalata. Non dobbiamo dimenticare le straordinarie proprietà dell’olio di cocco per accompagnare qualsiasi dieta e riuscire a dimagrire.

Inoltre, si può uitilizzare anche come trattamento di bellezza, per idratare e curare la pelle e il capello e per elaborare tutti i tipi di oli cosmetici e deodoranti.

Si può usare l’olio di cocco anche per elaborare repellenti di insetti e parassiti per l’uso umano e degli animali domestici. In definitiva, l’olio di cocco è molto versatile e ammette una moltitudine di usi: per la salute, per cucinare, come trattamento di bellezza per la pelle e il capello, e anche per dimagrire.

Olio di Cocco per Cucinare

Cucinare con olio di cocco vergine (specialmente con alte temperature che non superino il punto di 163 ºC) è una opzione buona e gustosa in quanto questa ha la proprietà di non ossidarsi nè diventare tossico come altri essendo cucinati, riuscendo a mantenere i suoi benefici nonostante il calore.

Sotto i 25 gradi, l’olio di cocco si può adoperare allo stesso modo del burro, ungendono e sciogliendolo per mescolarlo.

Il più consigliabile è riscaldarlo a bagno maria solo pochi minuti. Se si utilizza l’olio di cocco in una piastra o padella, si può aggiungere direttamente senza scioglierlo, e una volta superati i 25 gradi, diventa liquido. Se si và ad utilizzare sopra i 25 gradi, essendo liquido, si può utilizzare allo stesso modo degli altri oli.

Bisogna tenere presente che l’olio di cocco vergine possiede un sapore e odore peculiare. Se lo utilizziamo in piatti caldi, raramente è un problema perchè non apporta sufficiente aroma nè sapore per mascherare il resto degli ingredienti.

L’olio di cocco può adoperarsi anche per fare fritture, in quanto assorbendosi molto poco, non incide nel sapore degli alimenti. Anche così, dobbiamo scolare molto bene gli alimenti in carta assorbente per alcuni secondi se si desidera ridurre il sapore o l’odore.

Si può utilizzare anche in ricette che richiedano poco olio in quanto il sapore finale del piatto varia poco. Molto diverso è impiegarlo in piatti in cui la base (ingrediente principale) è l’olio.

In questi casi, evidentemente, il piatto avrà odore e sapore di cocco, e a seconda del gusto personale, può essere gradevole o meno. L’olio di cocco si adatta molto bene con i piatti asiatici, risi, saltati o woks. Si può utilizzare anche in ricette di pasticceria.

Grazie al suo sapore leggero, dolce e esotico, l’olio di cocco si può adoperare come alternativa ad altri grassi meno sani come panne o oli di peggiore qualità. Ti consigliamo di aggiungerlo ai tuoi pasticcini o torte invece dell’olio di girasole o oliva per dare un tocco diverso alle tue ricette. Puoi usarlo anche in frullati dolci, in creme, flan, biscotti, ecc.

Olio di cocco in cucinaNella cucina tropicale tutti i cibi si preparano con olio di cocco. La polpa del cocco si utilizza come ingrediente per preparare ogni tipo di piatto, panini e aperitivi, mentre l’acqua o l’olio di cocco si utilizza per cucinare, friggere o per cuocere in forno.

Nella loro dieta tradizionale, il cocco si combina per la maggior parte con pesce, carne, riso, verdure e anche frutta. Con questo si fornisce all’organismo la totalità delle vitamine e minerali di cui ha bisogno.[/box]

Quanto olio di cocco dobbiamo assumere?

Non possiamo dare un consiglio generale sulla quantità di olio di cocco che dobbiamo includere nella nostra dieta per mantenere la salute, in quanto dipende dalle necessità individuali di ogni caso. Tuttavia, in funzione dei risultati degli studi clinici e dell’esperienza pratica si possono dare delle linee guida approssimative.

  • Nei casi in cui il soggetto soffre di una malattia neurodegenerativa, si può includere l’olio di cocco nella dieta come parte del trattamento. In questo caso, la quantità indicata sarà tra le 6-8 cucchiaiate giornaliere di olio di cocco.
  • Quando si vuole assumere olio di cocco come prevenzione, la quantità consigliata che si può includere nella dieta è di 4 cucchiai al giorno approssimativamente.

In generale, l’olio di cocco ha una influenza positiva sul funzionamento del cervello, nel sistema immunitario e su molte funzioni organiche, come quelle dell’apparato digestivo. Ogni persona deve adeguare la sua assunzione in base ai benefici che osservi sulla salute di questo prezioso olio. Fino ad oggi, non si è trovato alcun limite di quantità rispetto all’assunzione di olio di cocco che causi effetti nocivi all’organismo, per cui non esiste rischio nello sperimentare sulla quantità di olio di cocco da includere nella dieta e si possono provare diverse dosi giornaliere fino ad incontrare la più adeguata per ognuno.

Consiglio

Se si assume una quantità elevata di olio di cocco, si consiglia di ridurre il consumo di carboidrati, zuccheri, alimenti e bibite zuccherate, pane bianco, pasta di grano e riso bianco, per evitare un eccesso di glucosio che impedisca l’uso adeguato e ottimale dei chetoni.

Importante: Quando si stanno consumando grandi quantità di grasso, si deve cominciare l’assunzione di olio di cocco in piccole dosi, cominciando con una cucchiaiata al giorno e aumentando a poco a poco, fino a tre cucchiaiate.

Questa assunzione graduale darà al corpo la possibilità di abituarsi di più e meglio al tipo di grassi provenienti dall’olio di cocco e beneficiare dei preziosi componenti che fornisce alla salute. Se l’assunzione dell’olio di cocco produce disturbi intestinali si consiglia di ridurre la quantità fino ad incontrare una dose più tollerata dall’organismo, e dopo aumentare poco a poco la dose, fino a raggiungere la più adeguata.

L’olio di coco si deve consumare sempre crudo. Si può aggiungere alla dieta in molte forme: su un toast, mescolato con formaggio, cereali o yogurt. Si può usare anche come complemento, per arricchire le zuppe e gli stufati. Infine, un altro dei suoi usi più pratici è come condimento di insalate, verdure o patate. È importante segnalare che l’olio di cocco, nonostante i suoi numerosi benefici per la salute, non si deve mai utilizzare come unica fonte di grassi per l’organismo.

Questo è dovuto a che il corpo e il cervello hanno anche bisogno dell’apporto di acidi grassi polinsaturi. Per questo motivo, si consiglia di assumere anche altri tipi di grassi di alta qualità, come quelli provenienti dagli acidi grassi omega-3 che possiamo trovare nell’olio di semi di lino o olio di canapa.

Le persone che soffrono di Alzheimer hanno il problema che il loro cervello non può utilizzare adeguatamente il glucosio come fonte di energia.

I chetoni contenuti nell’olio di cocco stimolano la produzione di energia nel cervello, riducono i sintomi dell’Alzheimer e possono rallentare il decorso della malattia e persino curarla. L’olio di cocco, quindi, serve a prevenire e curare l’Alzheimer e aiuta a dare più energia al cervello.

Prodotti Derivati dal Cocco

Olio di Cocco Biologico

L’olio di cocco biologico proviene dai cocchi appena raccolti in Sri Lanka.

La coltivazione di questo cocco è totalmente biologica ed è molto controllata, per cui è un prodotto vergine, cento per cento naturale con multipli benefici per la salute.

L’olio di cocco biologico ha la stessa qualità che gli alimenti freschi, in quanto si produce con un sistema di pressione leggera a freddo, senza che la temperatura arrivi a superare mai i 40 ºC.
Olio di cocco - alleato della tua salute

L’olio di cocco bio ha un elevato contenuto in acido laurico e i suoi ingredienti sono, principalmente, gli acidi grassi a catena media, anche chiamati MCT.

Quest’olio è molto benefico per la salute. È particolarmente consigliato a vegetariani, sportivi o persone con diete insufficienti o scarse.

L’acido laurico è molto prezioso perché fa parte del latte materno ed ha molte proprietà positive all’interno di una dieta equilibrata.

Questi acidi grassi insaturi naturali hanno un grande contenuto in nutrienti, con molti benefici per la salute e anche per la bellezza della pelle e del capello.

Aumenta l’energia, aiuta a controllare il peso, regola gli zuccheri nel sangue, rafforza il sistema immunitario ed è un grande battericida e antivirale naturale.

Si consiglia inoltre come trattamento cosmetico, specialmente per nutrire la pelle e rivitalizzare il capello secco e denutrito.

Proprietà dell’Olio di Cocco biologico:

  • È un’olio di cocco puro, 100% vergine e allo stato naturale.
  • Proviene da cocco biologico coltivato in Sri Lanka.
  • Si ottiene mediante una dolce pressatura a freddo della polpa di cocco appena raccolto.
  • Ha alti livelli di acido laurico.
  • L’olio di cocco biologico è un olio libero da glutine, lattosio e altri allergeni.
  • Possiede un aroma e un sapore molto dolce di cocco.
  • L’olio di cocco biologico è un’olio libero da colesterolo.
  • Un’altra delle proprietà dell’olio di cocco biologico è che è un’olio libero da transgenici.
  • L’olio di cocco biologico non ha additivi.
  • È un’olio vergine, non trattato e non sbiancato.
  • L’olio di cocco biologico non si ossida, per cui ha più benefici per cucinare che altri tipi di olio.

Olio di Cocco Vergine

L’olio di cocco vergine è un prodotto totalmente naturale, che si ottiene a partire dai cocchi coltivati biologicamente e raccolti a mano. È un olio molto gustoso e sano ed ha una moltitudine di applicazioni.

Sebbene l’olio di cocco sia ricco in grassi, si tratta di grassi sani che sono necessari per l’organismo, come è stato dimostrato in diversi studi clinici, come l’esaustivo studio realizzato a Sumatra nel 2004.

In occidente, e nei paesi industrializzati, la popolazione soffre di alterazioni nel metabolismo lipidico a causa degli stili di vita poco sani, come i pasti veloci, l’abuso di bibite gasate (con molto zucchero), il tabagismo e la vita sedentaria.

In Europa ancora non si conosce abbastanza l’olio di cocco e le sue straordinarie proprietà. Questo a causa del fatto che molti tipi di oli di cocco, che si vendono in grandi quantità, sono molto elaborati e perdono gran parte dei loro preziosi ingredienti e sapore aromatico proprio del cocco vergine, biologico.

Se vogliamo approfittare delle proprietà dell’olio di cocco, dobbiamo comprare olio di cocco vergine, totalmente natuale. L’olio di cocco vergine è molto sano, ha un delizioso sapore che gli fornisce una grande quantità di applicazioni per cucinare, sia in piatti caldi che freddi, per condire e accompagnare tutti i tipi di alimenti.

L’olio di cocco vergine biologico è totalmente naturale e diverso dagli oli di cocco prodotti industrialmente. Ci sono fondamentalmente due metodi per l’estrazione dei grassi di cocco, uno è quello dei processi industriali e l’altro. È il procedimento biologico e totalmente naturale, con il quale si ottiene un delizioso olio di cocco vergine, aromatico, delicato, e che conserva intatte tutte le proprietà salutari per l’organismo.

A differenza degli oli di cocco prodotti industrialmente, l’olio di cocco vergine è un prodotto totalmente naturale.

Si produce a partire dalla raccolta a mano dei cocchi che sono stati coltivati in forma completamente ecologica. I cocchi si seccano e si triturano dolcemente, in modo naturale, dopo la raccolta. A partire da qui, il cocco grattugiato ottenuto è pressato a freddo.

Le altre tappe del processo non sono altro che la filtrazione e l’imbottigliamento dell’olio di cocco vergine, in modo artigianale. Ovviamente, non si aggiungono coloranti nè aromatizzanti bè si realizza alcun processo di raffinazione.

Grazie a questo processo naturale di produzione, l’olio di cocco vergine conserva tutti gli ingredienti preziosi del cocco, e aggiunge agli alimenti il tipico e delizioso gusto del cocco.

Farina di Cocco

La farina di cocco ha un 38%di fibra dietetica. Una cucchiaiata di farina di cocco e una piccola quantità di olio vergine di cocco fornisce al corpo circa 5 grammi di fibra. Inoltre, la farina di cocco ha un contenuto maggiore di proteine chela farina di grano.

La Farina di Cocco è libera da Glutine

La farina di cocco è libera da glutine. Molte persone sono allergiche al grano, segale, farro e orzo. Le persone celiache non possono consumare grani interi, in quanto gli provocano reazioni allergiche.

La farina prodotta a partire dai cocchi coltivati biologicamente e attentamente elaborati offre una alternativa alle persone che sono allergiche.

La farina di cocco è libera da glutine e può essere usata in pasticceria. Alcuni prodotti possono elaborarsi con farina di cocco, altri richiedono la miscela con altre farine senza glutine, come la farina di mais, per ottenere la lievitazione dei dolci. La farina di cocco è benefica per i diabetici, in quanto riduce i livelli di zucchero nel sangue.

La Farina di Cocco nelle Diete basse in Carboidrati

Una delle diete più popolari è quella che consiste nel ridurre l’assunzione di carboidrati. Si denomina dieta bassa in carboidrati e fu sviluppata inizialmente negli USA. In questa dieta si riduce l’ingestione dei carboidrati provenienti dallo zucchero e amido, mentre si accettano i carboidrati provenienti dalle verdure e la frutta.

Così facendo, si vogliono evitare i carboidrati, che non hanno una utilità addizionale per il corpo. In questo caso, l’olio di cocco vergine è perfettamente adatto per la preparazione di dolcini e piatti dolci, in quanto si evita, con questo, l’uso dello zucchero.

La dieta bassa in carboidrati ha effetti positivi, in quanto riduce il livello di glicemia, regola i lipidi nel sangue e evita il sovrappeso. Per le persone che seguono una dieta bassa in carboidrati, la farina di cocco è ideale.

La farina di cocco ha un contenuto in fibra del 38%, una proporzione di proteina del 20% e solo un 8% di grasso. Il contenuto di carboidrati è del 26%, una quantità molto bassa in comparazione con altri tipi di farina. Pertanto, si consiglia l’uso di farina di cocco per le persone che seguono una dieta bassa in carboidrati. Se usi in cucina olio di cocco vergine e farina di cocco, non solo darai più sapore ai tuoi piatti, ma acquisterai anche benessere e salute.

Latte di Cocco

Il latte di cocco è una bibita deliziosa e sana. Si prepara in forma totalmente naturale, a base della polpa del cocco.

I suoi principali ingredienti sono gli acidi grassi a catena media. Questi acidi grassi forniscono al corpo energia, che è subito disponibile per l’organismo.

A differenza di altri grassi, gli acidi grassi del latte di cocco non si immagazzinano come grasso corporeo, ma al contrario, sono utilizzati direttamente come una fonte di energia, per cui la loro inclusione nella dieta può essere un grande strumento per aiutare a perdere peso.

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Prodotti di cocco

Domande frequenti sull’Olio di Cocco

Il ruolo dei grassi nell’alimentazione, sono benefici i grassi?

Fino a poco tempo fa, si pensava che una dieta sana doveva essere necessariamente bassa in calorie e in grassi. Si pensava che questa era la forma di evitare l’obesità e i disturbi metabolici, così come di prevenire gli ictus e attacchi cardiaci. Inoltre, si pensava che i grassi, di qualsiasi tipo, aumentavano il colesterolo.

Il consumo di grassi e calorie si deve adattare necessariamente al livello di dispendio energetico di ogni persona. Se una persona pratica forte attività fisica, non soffrirà di obesità. Dall’altro lato, affinchè si produca l’obesità è irrilevante se le calorie provengono dai grassi, dalle proteine o dai carboidrati.

Questo dato è conosciuto nel settore dell’allevamento da anni, in quanto si adoperano i carboidrati per ottenere l’aumento di peso degli animali.

Fa bene Consumare Olio di Cocco?

I grassi sono indispensabili per l’organismo. Gli effetti dei grassi sui livelli del colesterolo e trigliceridi nel sangue si conoscono oggi con più approfondimento, dato che si sa che esistono forme differenti di colesterolo (il colesterolo LDL e il colesterolo HDL).

Il colesterolo HDL si è dimostrato essere buono e favorevole per l’organismo. Nel caso dell’olio di cocco, si da il caso che i grassi che contiene producono il colesterolo buono o HDL.

Fa bene Friggere l’Olio di Cocco?

In cucina gli acidi grassi saturi (come l’olio di cocco) sono meglio degli insaturi per friggere e molto più salutari, in quanto resistono alle alte temperature, mentre gli acidi grassi insaturi si ossidano con molta rapidità.

Per questo motivo, molti oli vegetali, sono adeguati solo per piatti freddi, ma non per cucinare, friggere o cuocere al forno. Normalmente, quando si parla degli acidi grassi saturi si pensa solo a quelli che hanno provenienza animale, ma ci si dimentica che l’olio di cocco vergine, che è di origine vegetale, ha un alto rapporto di acidi grassi saturi.

L’olio di cocco vergine, biologico e naturale ha ingredienti molto preziosi per l’organismo, de è molto più sano che gli oli processati industrialmente.

L’olio di cocco ha la proporzione più alta di acidi grassi saturi (90%) e contiene un ingrediente molto prezioso, l’acido laurico. Riguardo al suo utilizzo in cucina, l’olio di cocco vergine è ideale per cucinare, e si può utilizzare a temperature molto elevate senza il pericolo che si deteriori o si ossidi (come succede con altri tipi di oli).

Consumare Olio di Cocco aumenta il Colesterolo?

Il colesterolo HDL, chiamato “colesterolo buono”, è necessario per le cellule del corpo, per i muscoli e il cuore. Questo è il tipo di colesterolo che possiamo trovare nell’olio di cocco. L’olio di cocco non genera, in nessun caso, il colesterolo cattivo o LDL, collegato al rischio di soffrire una malattia cardiovascolare.

Dall’altro lato, i livelli di colesterolo non dipendono solo dall’alimentazione e dalla dieta, ma possono anche alterarsi per altre cause, come il tabagismo, lo stress e la vita sedentaria.

È vero che i grassi trans pregiudicano lo sviluppo dei bambini?

Gli acidi grassi transhanno effetti negativi sulla crescita dei bambini e pregiudicano anche il normale funzionamento della memoria. La margarina contiene una quantità elevata di acidi grassi trans. Al contrario, gli acidi grassi saturi (contenuti nell’olio di cocco) non sono nocivi per la salute. Basta ricordare che il latte umano ha approssimativamente un 5% di grassi saturi ed è indiscutibile che si tratti di un alimento naturale e inoffensivo.

Le notizie false sull’olio di cocco

Miti sull'olio di coccoLe false notizie sull’olio di cocco sono arrivate a mantenersi fino ai giorni nostri, essendo ancora molte le persone, e anche medici e nutrizionisti, che manifiestano sfiducia verso l’olio di cocco dovuto ai suoi acidi grassi saturatim che si includono nella sua composizione.

In definitiva, queste persone sono cadute nella trappola dei produttori dell’olio di soia, di girasole e di colza, che non vogliono che il consumatore provi un prodotto molto più sano di quelli che loro producono, visto il rischio che corrono nel diminuire le proprie vendite.

Tuttavia, sia l’olio di soia, come quello di colza o di girasole sono processati industrialmente e sono poco sani e pericolosi, al contrario di quello che succede con l’olio di cocco, che è totalmente naturale e sano, come abbiamo avuto modo di comprovare.

Il vero pericolo della diffamazione di cui è stato vittima l’olio di cocco, si trova nel fatto che si stà sviando l’attenzione del consumatore dal problema principale, che non è altro che gli oli di soia, colza o girasole provengono da acidi grassi insaturi, grassi idrogenati e grassi trans sottoposti ad un processo industriale, che rappresenta un vero pericolo per la salute dei consumatori.

Pertanto, è molto meglio un olio naturale e delizioso, come l’olio di cocco, che è totalmente organico e pressato a freddo, che i grassi provenienti dagli acidi grassi insaturi (contenuti nell’olio di colza, olio di soia e olio di girasole).

Le false notizie delle campagne pubblicitarie contro l’olio di cocco

  • Falsa credenza: Gli acidi grassi saturi e insaturi non sono adeguati per una alimentazione sana.
  • La verità è: Questa informazione obbedisce a una campagna pubblicitaria fi infamazione diretta dai produttori di margarina e di burro che temevano che le loro vendite si vedessero ridotte dovendo competere con l’olio di cocco.

La verità è che solamente l’olio di cocco vergine può produrre l’aumento del colesterolo buono o HDL nella quantità desiderata. Questo effetto si debe alla alta proporzione di acido laurico che contiene l’olio di cocco e che arriva circa al 50%.

  • Falsa credenza: I grassi insaturi (presenti nell’olio di mais o olio di girasole) sono sempre benefici per la salute.
  • La verità è: Sebbene gli acidi grassi insaturi siano indispensabili per l’organismo e abbiamo bisogno di apportarli con l’alimentazione, se si consumano in eccesso possono arrivare a causare danni e scatenare processi infiammatori nel corpo.

L’eccesso di acidi grassi insaturi possono generare l’insorgenza dei radicali liberi, che danneggiano l’organismo. Dall’altro lato, l’eccessivo consumo di grassi insaturi può generare l’insorgenza degli acidi grassi trans, che sono realmente nocivi per la salute.

Di contro, gli acidi grassi saturi che contiene l’olio di cocco vergine non si convertono mai in grassi trans. La margarina è uno dei prodotti che può produrre la maggior quantità di acidi grassi trans. Questi acidi grassi possono anche generare colesterolo cattivo e radicali liberi.

L’olio di cocco può formare tumori grassi?

Un ateroma o ciste sebacea è un nodulo benigno grasso che si forma principalmente nel cuoio capelluto, dietro le orecchie o nel ventre. Queste cisti sono piene di grasso e sono benigne. Si potrebbe pensare che le cisti siano formate da grasso saturato “cattivo” che si deposita in qualche parte del corpo.

Ma non è così. L’analisi chimica di un ateroma ha dimostrato che è composto approssimativamente da un 40% di acidi grassi poliinsaturi e da più del 30% di acidi grassi monoinsaturi.

In totale, gli acidi grassi insaturi sono il 70% e, tuttavia, solo per un 25% è composto da grassi saturi.

Conclusione: le cisti sebacee non contengono gli acidi grassi tipici dell’olio di cocco, per cui l’olio di cocco non produce tumori grassi.

Al contrario, l’olio di cocco ha innumerevoli usi cosmetici. Si utilizza per migliorare lo stato del capello e della pelle. In quanto alla pelle, aiuta a mantenerla idratata. Per quanto riguarda il capello, l’olio di cocco aiuta a mantenerlo nutrito e si usa, soprattutto, come trattamento per riparare il capello secco e senza lucentezza.

Gli interessi dell’industria alimentare tentano di offuscare i benefici dell’olio di cocco

Cocco e industria alimentare

La maggior parte delle proprietà elencate dell’olio di cocco si conoscono da decadi, come dimostrano i dati degli studi clinici riferiti.

Tuttavia, esistono forti interessi dell’industria alimentare e dei produttori che vendono oli industriali parzialmente modificati geneticamente, come l’olio di colza o l’olio di soia, che non vogliono perdere la loro quota di mercato.

I produttori di questo tipo di oli, poco sani, emettono tutti i tipi di false notizie sull’olio di cocco, con l’obiettivo di evitare la diminuzione della vendita dei loro prodotti (meno sani e molto più cari).

Per più di tre decadi, l’olio di cocco ha sofferto ogni tipo di diffamazione, la cui origine proviene dai monopoli degli oli di coia e colza degli USA, che non vogliono perdere la loro quota di mercato.

Ma, come è cominciata la diffamazione contro l’olio di cocco?

L’olio di cocco: vittima di notizie false e disinformazione

Alla fine del 1950 uno studioso nel Minnesota proclamó che i grassi vegetali idrogenati erano la causa dell’aumento delle malattie del cuore. I produttori dell’olio destinato all’alimentazione di fronte alla paura della perdita di vendite, sostennero che il problema si produceva soltanto nei grassi idrogenati provenienti dagli acidi grassi saturi.

Allo stesso tempo, un altro ricercatore di Philadelphia pubblicò che il consumo degli acidi grassi polinsaturi produceva la riduzione dei livelli del colesterolo. Di fronte a questa pubblicazione, i produttori dell’industria dell’olio alimentare deviarono l’attenzione, attribuendo il carattere nocivo ai “grassi saturi”.

Tuttavia, il processo industriale che seguono i grassi insaturi è molto più pericoloso, giacchè, a causa della volatilità di questi grassi, vi è un enorme rischio che i prodotti finiscano col degradarsi e convertirsi in sostanze nocive che possono scatenare pericolosi grassi trans.

Tuttavia in quel periodo non si sapeva ancora. In quel’epoca si screditarono ingiustamente i grassi saturi (includendo l’olio di cocco, l’olio di palma e l’olio di mandorle).

Questo obbligò ad includere una etichetta in tutti i prodotti che contenevano olio di cocco o olio di palma. La forte industia alimentare degli USA catalogò gli oli tropicali (provenienti da altri paesi) come “non desiderati” con la chiara intenzione di evitare che i consumatori consumassero questi prodotti, per interessi puramente economici.

L’olio di cocco nell’obiettivo dell’industria dell’olio di soia

Di fronte alla minaccia che l’olio di cocco rappresentaca come concorrenza rispetto allolio di soia, i produttori dell’olio di soia lanciarono una campagna di disprezzo contro l’olio di cocco e altri oli tropicali, che non obbediva in alcun modo alle loro vere proprietà, ma solo agli interessi del monopolio.

Gli studi clinici che sono stati realizzati fino al 2016 hanno dimostrato che l’olio di cocco è miglore per la salute che altri tipi di olio, come quello di soia, di colza o di girasole.

Conclusioni

In conclusione, l’integrazione con trigliceridi a catena media può essere di grande interesse in pesone che seguono da tempo una dieta ipocalorica senza REFEEDs (metabolismo più lento) ma in particolare a quelle persone che sono in uno stato di chetosi e vogliano aumentare il loro rendimento o la cheto-adattazione.

In persone obese può essere anche di interesse migliorando il metabolismo dei grassi e ridurre i livelli di glucosio plasmatico

Spero che questo articolo vi aiuti ad avere una visione più ottimista dei grassi saturi e delle funzioni che compiono a livello fisiologico. Un abbraccio.

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Fonti

  1. Physiological effects of medium-chain triglycerides: potential agents in the prevention of obesity.St-Onge MP1, Jones PJ.
  2. Enhanced postprandial energy expenditure with medium-chain fatty acid feeding is attenuated after 14 d in premenopausal women
  3. Thermogenesis in humans during overfeeding with medium-chain triglycerides.Hill JO1, Peters JC, Yang D, Sharp T, Kaler M, Abumrad NN, Greene HL.
  4. Postprandial thermogenesis in lean and obese subjects after meals supplemented with medium-chain and long-chain triglycerides.Scalfi L1, Coltorti A, Contaldo F.
  5. Covert manipulation of the ratio of medium- to long-chain triglycerides in isoenergetically dense diets: effect on food intake in ad libitum feeding men.Stubbs RJ1, Harbron CG.
  6. Fatty acid chain length determines cholecystokinin secretion and effect on human gastric motility.McLaughlin J1, Grazia Lucà M, Jones MN, D’Amato M, Dockray GJ, Thompson DG.
  7. Release of peptide YY and inhibition of gastric acid secretion by long-chain and medium-chain triglycerides but not by sucrose polyester in men.
  8. Effects of diet high in medium-chain triglyceride on plasma ketone, glucose, and insulin concentrations in enterectomized and normal rats.Nakamura T1, Yoshihara D, Ohmori T, Yanai M, Takeshita Y.
  9. Value of VLCD supplementation with medium chain triglycerides.M Krotkiewski
  10. Differences in fat, carbohydrate and protein metabolism between lean and obese subjects undergoing total starvation
Valutazione Olio di Cocco

Olio di Cocco per Dimagrire - 100%

Problemi Digestivi - 100%

Olio di Cocco contro la Carie - 95%

Efficacia - 100%

99%

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Su Sergio Espinar
Sergio Espinar
Sergio Espinar è nutrizionista Sportivo, specializzato nella perdita di grasso e salute delle donne. Coach, professore e relatore della Scuola Fitness HSN.
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