Analizziamo l’importanza degli acidi grassi omega 3, e le alternative alle fonti tradizionali di questi lipidi disponibili per le persone vegane, come l’Olio di Alghe.
Molte persone soddisfano il loro fabbisogno di omega 3 attraverso l’uso di integratori alimentari a base di olio di pesce.
Indice
- 1. Come possono i vegani assumere integratori con omega 3?
- 2. Perché è importante l’Omega 3
- 3. Perché bisogna assumerli?
- 4. Benefici della Supplementazione con Omega 3
- 5. Omega 3 e Vegani
- 6. Perché un vegano ha livelli più bassi di omega 3?
- 7. Quali sono le Opzioni disponibili per i Vegani?
- 8. La soluzione: l’Olio di Alghe
- 9. Vantaggi dell’Olio di Alghe
- 10. Nuovo Omega-3 Vegan di HSNessentials
- 11. Fonti Bibliografiche
- 12. Voci Correlate
Come possono i vegani assumere integratori con omega 3?
Attraverso una fonte 100% di origine vegetale, che fornisca gli stessi nutrienti essenziali, come lo sono questi acidi grassi, allo stesso modo che una fonte di origine animale.
Stiamo parlando dell‘Olio di Alghe.
All’interno degli acidi grassi omega 3:
- EPA è stato classificato come antitrombotico e con azione di protezione vascolare.
- DHA legato allo sviluppo cerebrale, visivo, cognitivo e al miglioramento dei marcatori emodinamici del sistema cardiovascolare.
Perché è importante l’Omega 3
Figura I. Strutture degli acidi grassi della serie omega-3.
Un apporto insufficiente di omega 3 può causare:
- Un aumento generalizzato dell’infiamazione sistemica di basso grado;
- Insulinoresistenza
- Alterazioni nella normale produzione di cellule e dei fattori immunologici;
- Obesità centrale.
- Aumento del rischio di incidente cardiovascolare per arteriosclerosi.
Perché bisogna assumerli?
Analogamente, aumentare il consumo, grazie alla produzione di metaboliti come resolvine, protectine e maresine influisce positivamente sul metabolismo del lipidi:
- Aiuta a prevenire l’accumulo di placca aterosclerotica;
- Favorisce il flusso di sangue per vasodilatazione;
- Migliora l’effetto nervoso sul tessuto cardiaco;
- Diminuisce la risposta infiammatoria.
Figura II. Effetti fisiologici positivi sull’aumento del consumo di acidi grassi omega-3.
Benefici della Supplementazione con Omega 3
Infatti, l’associazione americana del cuore, uno dei maggiori enti nell’ambito della salute a livello mondiale, e che si occupa del benessere cardiovascolare della popolazione, ha stabilito che:
Le persone con ipertrigliceridemia, e rischio di sviluppare un incidente cardiovascolare potenzialmente letale per dislipemia, possono usare 4g+ di olio di pesce al giorno (>2-4g/d EPA+DHA) per ridurre il rischio di sviluppare un evento.
La portata dei benefici della supplementazione con omega 3 dipenda da:
- Lo stato di salute del soggetto.
- Il profilo di acidi grassi del soggetto.
- La dieta del soggetto.
L’effetto della supplemetazione con omega 3in questi casi è inferiore, tanto che potrebbe non essere benefico; per esempio c’è differenza tra un giapponese che pesa 60kg e mangia 5 volte alla settimana pesce crudo ed è moderatamente attivo fisicamente, rispetto ad un americano che pesa 115kg che non consuma regolarmente pesce e non arriva ai 3000 passi al giorno
Omega 3 e Vegani
Figura III. Composizione di acidi grassi nel sangue nei soggetti vegani. Il primo numero indica la lunghezza della catena (14-18-18-20…), il secondo: il numero di instaurazioni (0= satura, 1= MUFA, >1= PUFA), poi indica l’isomeria dei gruppi funzionali, l’indice di omega 3 e i livelli di questi acidi grassi nel sangue.
Perché un vegano ha livelli più bassi di omega 3?
Perché gli alimenti che consuma sono molto ricchi di omega 6, e perché la forma di omega 3 che consuma (maggiormente) è l’acido alfa-linolenico (ALA).
Questa situazione presenta un problema, perché i metaboliti che svolgono funzioni positive vengono prodotti a partire da EPA e DHA, e l’ALA deve trasformarsi in questi acidi grassi attraverso l’azione dell’enzima Delta-6-desaturasi, che condivide il metabolismo con l’acido linoleico, fonte di omega 6.
Perché non lo fa?
È dovuto al fatto che nell’alimentazione plant-based si consuma molto più omega 6 rispetto all’omega 3, l’acido linoleico svolge l’attività dell’enzima che sintetizza l’EPA e il DHA dall’ALA e non esercita le sue funzioni biologiche nell’organismo.
Figura IV. Metabolismo degli acidi grassi polinsaturi nell’organismo in relazione all’attività dell’enzima delta-6 desaturasi.
Inoltre, questo enzima è più sensibile a fattori come:
- Età.
- Stress.
- Diabete.
- Infezioni.
- Consumo di grassi saturi, trans e idrogenati.
- Mancanza di cofattori (carenze di alcune vitamine e minerali).
- Tabagismo, alcolismo e abuso di caffeina.
Dieta mal strutturata
Tenendo in considerazione che:
- Molti vegani sono reticenti all’utilizzo di integratori alimentari;
- Spesso le diete sono povere di nutrineti a causa di una errata configurazione;
Quali sono le Opzioni disponibili per i Vegani?
Considerando che un vegano può sintetizzare quantità subottimali di EPA e quasi niente (quantità infime da un punto di vista fisiologico) di DHA.
Il problema sorge quando cerchiamo sul mercato prodotti a base di omega 3:
E vediamo che ci appaiono 3 fonti principali:
- Olio di pesce.
- Olio di fegato di merluzzo.
- Olio di krill.
Tutte fonti di origine animale
Fonti vegetali
Spesso si consiglia di utilizzare fonti vegetali, come olio di semi, che di solito presenta due problemi:
Ingredienti non vegetali
Gli omega 3 si presentano di solito sotto forma di softgels, che contengono un mezzo oleoso, e con rivestimenti vengono elaborati con gelatina, ottenuta a partire dal tessuto cartilagineo di animali come maiali o mucche.
Ingredienti | 1 Capsula |
Olio di semi di zucca (cucurbita pepo) | 500mg |
Capsula gelatina 100% naturale, glicerina, acqua |
Figura V. Esempio della presenza di un agente di rivestimento animale in un prodotto a base di olio vegetale.
Basso contenuto di Omega 3
Gli omega 3 vegetali si presentano come tali quando vengono impiegate fonti come l’olio di semi di lino o di noci.
In considerazione di ciò, possiamo ricorrere al profilo di acidi grassi degli alimenti::
Fonte | % ALA | % EPA | % DHA |
Lino | 50 | – | – |
Noce | 10 | – | – |
Figura VI. Composizione degli acidi grassi della serie omega-3 nel lino e nelle noci.
La soluzione: l’Olio di Alghe
Le alghe sono le principali specie che popolano l’ecosistema dell’oceano e che hanno la capacità di sintetizzare acidi grassi omega 3.
Diverse specie
Esistono molte specie di alghe, e ognuna di queste sintetizza omega 3 in diverse proporizioni.
Per la supplementazione alimentare dei vegani la specie Schizochytrium sp. è la più indicata, perché produce grandi quantità di acidi grassi DHA, quelli più “diffcili” da sintetizzare pr i vegani, in quanto è l’ultimo passaggio della conversione.
Figura VII. Reppresentazione grafica del metabolismo semplificato dei PUFA.
Composizione
Gli oli a base di alghe contengono fino al 45% di DHA in condizioni naturali, in quantità infime, inferiori allo 0,5% di EPA e ALA.
Questa caratteristica le rende una valida opzione per i vegani, molto più interessante che la conversione di ALA a EPA, che anche se ridotta è viabile, in quanto è molto più complessa la conversione in DHA perché richiede l’azione Delta-6-desaturasi due volte.
Figura VIII. Metabolismo e fonti alimentari di PUFA della serie omega-3.
Un’ottima scelta per un vegano!
Vantaggi dell’Olio di Alghe
Un integratore per tutti
L’olio di alghe non è solo un integratore per vegani.
Può essere utilizzato perfettamente da onnivori che voglino migliorare i livelli di acido docosaesaenoico.
L’olio di pesce è un’opzione superiore, poiché contiene entrambi gli acidi grassi, ma l’olio di alghe è una fonte molto concentrata di DHA che si può tenere in considerazione in determinati contesti, specialmente in caso di alterazioni neurologiche tali come depressione, ansia e disturbo bipolare (Sarris et al., 2012).
Una fonte senza odori
Gli oli a base di pesce hanno un odore molto forte.
Infatti, questa è una delle cause principali che porta molti consumatori a rifiutare integratori a base di olio di pesce.
Uno dei vantaggi organolettici che presentano gli oli di alghe è che non emanano odore, in questo modo viene eliminata la caratteristica che più infastidisce le persone quando devono acquistare un prodotto omega 3 a base di olio di pesce;
Non provoca reflusso
L’olio di alghe non produce reflusso gastro-esofageo, una caratteristica classica degli omega-3 a base di olio di pesce che può essere in gran parte evitata consumandolo con un pasto.
Non contiene colesterolo
I prodotti di omega 3 elaborati a base di olio di pesce di alta qualità, come l’omega 3 di HSNessentials contengono quantità marginali di colesterolo, che in molti casi non vengono dichiarate dal fornitore perché non sono quantificabili con i metodi analitici dell’industria alimentare.
È un fattore aggiuntivo da tenere in considerazione.
Non contiene metalli pesanti o altri contaminanti
In aggiunta a questo, i pesci sono suscettibili ai contaminanti ambientali presenti nell’ambiente acquatico.
Ecco perché c’è stata molta preoccupazione per il contenuto di diossine e metalli pesanti, oltre ad altri contaminanti nell’olio di pesce.
Le quantità di questi composti nell’olio di pesce di qualità sono marginali, ancora di più se si tratta di prodotti registrati e commercializzati nell‘Unione Europea che devono rispettare i limiti stabiliti dal Regolamento (CE) No 78/2005 della commissione del 19 gennaio 2005 che modifica il Regolamento (CE) no 466/2001 per quanto riguarda i metalli pesanti.
Nuovo Omega-3 Vegan di HSNessentials
Da HSN abbiamo una cosa chiara:
Vogliamo avvicinare gli integratori alimentari a tutta la popolazione, indipendentemente dalle condizioni o preferenze dietetiche.
Per questo motivo, stiamo eliminando tutti gli allergeni possibili dai nostri prodotti, eliminado i cereali con glutine, lattosio e soia dai nostri integratori alimentari.
Figura IX. Assenza di allergeni nei nostri Evoeaa’s.
In aggiunta a questo, stiamo lavorando per sviluppare la massima quantità possibile di alternative per rendere i nostri prodotti adatti alle diete vegane.
Tra le altre strategie che stiamo adottando evidenziamo:
- La sostituzione di tutti i nostri aminoacidi prodotti a partire da fonti animali per aminoacidi estratti da fonti vegetali, attraverso un processo di fermentazione naturale.
- Eliminazione di eccipienti di origine animale come i caseinati del nostro nuovo CLA in polvere.
- E naturalmente, lo sviluppo di nuovi prodotti con questi presupposti.
Figura X. Contenuto standardizzato al 40% di DHA nella composizione di Omega-3 Vegan.
Olio di Rosmarino
L’olio di alghe, per il suo elevato contenuto di acidi grassi omega-3, è molto sensibile alla degradazione.
Un meccanismo conosciuto come “perossidazione lipidica” che altera negativamente le proprietà degli acidi grassi, formando radicali lipidici che possono influire negativamente sull’integrità delle membrane cellulari e potenziare lo sviluppo di patologie degenerative.
Figura XI. Proccesso schematico di ossidazione di un acido grasso insaturo fino alla produzione dei suoi radicali (alcoli, aldeidi e chetoni).
Per prevenirlo, normalemente si utilizza un antiossidante, è molto comune trovare vitamina E negli integratori a base di olio con un alto contenuto di omega 3 per questo motivo;
Figura XII. Aumento della stabilità degli acidi grassi di olio sottoposti a 120ºC di temperatura per 32h in funzione dell’erba utilizzata. Rosemary significa rosmarino.
Questa pianta è conosciuta per la sua grande quantità di bioattivi antiossidanti che sono particolarmente utili per prevenire la degradazione dei lipidi; nelle ricerche l’olio è stato riscladato ad una temperatura fino a 120ºC per catalizzare la reazione di perossidazione e renderla più veloce.
A 60ºC di temperatura l’olio si è mantenuto stabile all’ossidazione per ben 10 ore, grazie all’aggiunta del rosmarino.
Un olio migliorato per sfruttare tutti i suoi benefici!
Cosa stai aspettando per provarlo? Ti soprenderà!
Fonti Bibliografiche
- Abdelhamid, A. S., Brown, T. J., Brainard, J. S., Biswas, P., Thorpe, G. C., Moore, H. J., … Hooper, L. (201
- , Telis, N., German, J. B., & Hammock, B. D. (2011). Dietary omega-3 fatty acids aid in the modulation of inflammation and metabolic health. California Agriculture, 65(3), 106–111.
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Importanza - 100%
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